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Il Topinambur parte con il passo giusto: promettono bene il mercato interno e l'export

Ha esordito con il passo giusto il topinambùr: un avvio di stagione discreto ma promettente. Franco Zanette, titolare dell'azienda "La Perla" di Arcade (provincia di Treviso) che con vent'anni di esperienza è ritenuta la più autorevole impresa del settore, ha da poco cominciato la raccolta. Si dichiara fiducioso: "La richiesta di prodotto è sostenuta. Indicazioni positive arrivano sia dal mercato interno che dall'estero".



Per la commercializzazione Franco Zanette ha come punto di riferimento OPO Veneto, organizzazione di produttori ortofrutticoli, di cui è socio. Egli coltiva topinambùr biologico, quindi rientra in un settore, il bio, che continua a crescere a due cifre. L'ortaggio, poi, è sempre più rivalutato dalla cucina salutistica. Quotazioni stabili, con tendenza a una leggera crescita.

Il topinambùr è una radice tuberosa originaria delle praterie del Nord America. Il nome scientifico è Heliantus tuberosus, fiore del sole per il giallo brillante dei petali, colore ancora più appariscente nelle piante spontanee, infestanti, che crescono un po' ovunque nelle nostre campagne. E' considerato una rimedio naturale per tanti malanni, ma soprattutto è definito la patata dei diabetici per l'elevato contenuto di inulina, una sostanza che aiuta a controllare la glicemia. Ha poche calorie e quindi si presta nelle diete dimagranti. Stando a vari studi aiuta a contrastare il colesterolo, la stitichezza, la cattiva digestione e la stanchezza. Ha più o meno le stesse proprietà del carciofo tanto da essere chiamato anche carciofo del Canada.

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Data di pubblicazione: