Com'era prevedibile, fuori dal Regno Unito i primi a essere colpiti dalla Brexit sono quei settori che si basano sull'export verso il paese di Sua Maestà; e nella vicina Irlanda in cima alla lista ci sono i produttori di funghi. Il settore irlandese infatti esporta verso il Regno Unito l'80% della propria produzione, ma dal voto di giugno il valore della Sterlina è crollato: questo - riportano i siti d'informazione - ha eroso i margini dei funghicoltori irlandesi al punto che, da allora, hanno già dichiarato bancarotta 5 delle 60 aziende del settore; due solo la scorsa settimana.
La Brexit minaccia le fungaie irlandesi
Com'era prevedibile, fuori dal Regno Unito i primi a essere colpiti dalla Brexit sono quei settori che si basano sull'export verso il paese di Sua Maestà; e nella vicina Irlanda in cima alla lista ci sono i produttori di funghi. Il settore irlandese infatti esporta verso il Regno Unito l'80% della propria produzione, ma dal voto di giugno il valore della Sterlina è crollato: questo - riportano i siti d'informazione - ha eroso i margini dei funghicoltori irlandesi al punto che, da allora, hanno già dichiarato bancarotta 5 delle 60 aziende del settore; due solo la scorsa settimana.