
In questa prospettiva, la rotazione delle colture è da sempre considerata l'antidoto tradizionale per far fronte alla stanchezza del terreno. Tuttavia, prove sugli effetti della rotazione colturale su resa degli stimmi di zafferano e produzione di bulbi sono poche e frammentarie.
"Uno studio di due anni è stato condotto per valutare l'effetto della rotazione con tre diverse colture (fava, zafferano e incolto) su resa di stimmi e produzione di bulbi, inoltre sono state valutate due densità di impianto (30 o 45 bulbi/m2). Dalla sperimentazione la fava, come coltura che precede lo zafferano, è risultata la specie che esalta al massimo le prestazioni dello zafferano in termini di numero di fiori (fino a 400 fiori/m2), resa in stimmi (fino a 2 g/m) e bulbi (fino a 4,7 kg/m2)." spiegano i ricercatori dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Questo documento, a nostra conoscenza, è la prima ricerca sperimentale sugli effetti della rotazione sulla resa dello zafferano.
Fonte: Fabio Gresta, Carmelo Santonoceto, Giovanni Avola, 'Crop rotation as an effective strategy for saffron (Crocus sativus L.) cultivation', Agosto 2016, Scientia Horticulturae, Vol. 211, pag. 34–39.
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