"E' definitivamente compromesso il raccolto di pomodoro in Puglia e sono gravi i danni anche alla viticoltura - ha dichiarato Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari - Sul pomodoro abbiamo perso oltre il 60% del prodotto nei campi; per l'uva da vino e da tavola si arriva invece al 30%".
![]() | ![]() |
"Le zone sul pomodoro battute dal violento nubifragio - ha aggiunto Mercuri - sono le stesse che hanno subito le grandinate della scorsa estate e ora gli agricoltori e le cooperative sono impossibilitati a restituire le anticipazioni delle banche. A ciò si aggiunge una forte riduzione delle giornate lavorative per la manodopera agricola".
In provincia di Foggia - secondo una nota di Coldiretti Puglia - risultano distrutte le ultime partite di pomodoro non ancora raccolte e sono gravemente compromesse le operazioni di presemina già eseguite. Nell'agro di Galatina, a seguito di una violenta grandinata si riportano danni gli ortaggi.
Cia Puglia parla di 2.300 ettari di oro rosso al macero nel foggiano, in particolare in Capitanata. Si stimano in decine di milioni di euro i danni subiti dalle aziende agricole pugliesi a causa dei temporali e dei nubifragi che si sono abbattuti sul territorio dal 6 all'11 settembre. Con l'acqua caduta, la vendemmia interrotta e i pomodori nei campi, si pongono anche i problemi relativi al decadimento della qualità dei prodotti e al pericolo incombente di muffe e fitopatologie sulle colture. I danni più gravi, alle coltivazioni orticole, ai campi di pomodoro, ai vigneti e agli uliveti, si registrano nell'Alto Tavoliere e nei Monti Dauni.

(Foto: teleradioerre.it)
In provincia di Bari, a correre il rischio più grande è l'uva da tavola che per le incessanti e violente piogge potrebbe spaccarsi; potrebbero inoltre verificarsi fenomeni quali il cerchietto, rendendo il prodotto invendibile. Come però dichiarato a FreshPlaza da alcuni produttori delle aree in esame, "la situazione è preoccupante, ma per comprendere meglio i danni effettivi bisognerà attendere qualche giorno".
Il prof. Giancarlo Colelli dell'Università di Foggia spiega: "Sta piovendo con intensità elevatissime (normale per il periodo) e a lungo (anormale, dato che i temporali di fine estate in genere sono rovesci di breve durata). Ciò comporta grosse masse d'acqua che si muovono con forte energia verso valle erodendo il suolo o, più spesso, portandosi letteralmente via tutto quello che incontrano. In molti casi l'acqua si raccoglie dove non trova sbocchi verso il mare, allagando decine di ettari colture arboree ed erbacee. La vendemmia è praticamente bloccata in molte aree. Naturalmente la scarsa cura del territorio - sia da parte degli enti preposti che dei privati cittadini - contribuisce molto ad accentuare questa situazione di disagio e ad aumentare i danni".

Ostuni, uno dei centri più colpiti negli ultimi giorni.
Allerta arancione per Puglia e versante jonico calabrese, oggi 13 settembre
Un'area di bassa pressione continua a stazionare sulle regioni meridionali italiane determinando condizioni di spiccata instabilità specie sul versante jonico.
Sulla base dei fenomeni previsti, la Protezione Civile ha valutato per oggi, 13 settembre, allerta arancione per rischio idrogeologico localizzato su gran parte della Puglia e sul versante jonico della Calabria. E' stata poi valutata un'allerta gialla per i restanti settori di Puglia e Calabria, per Basilicata, Molise, Umbria, sui settori appenninici meridionali delle Marche e su buona parte di Abruzzo e Sicilia.