
"Nuove varietà di melograno – si legge nell'articolo – con migliori caratteristiche del frutto e diverse attitudini (fresco, succhi, congelati) sono state recentemente introdotte in California, Turchia e Spagna, ma anche in Puglia. In 5 anni in regione la coltura è passata da 43 a 168 ettari, ma le informazioni sui patogeni e parassiti che affliggono la coltivazione in vivaio e in campo sono scarse".
I ricercatori sottolineano che, negli ultimi due anni, sono stati riscontrati i sintomi di marciume del colletto in 20 diversi impianti della Puglia e della Basilicata, fino alla Calabria. Però raramente è stato osservato marciume sui frutti di tali piante. Le piante colpite risultavano con foglie clorotiche, con problemi di accrescimento e comunque deperite. Il marciume del colletto, dopo le analisi, è stato imputato a Coniella granati.

Lo studio ha poi messo in guardia su malattie classiche come oidio e botrite che, se non controllate con attenzione fin dai primi stadi, possono causare notevoli perdite di produzione.