
Larva di Tuta absoluta (foto d'archivio)
"I cicli di Tuta si stanno susseguendo velocemente - dice Marco Ena, agricoltore di 47 anni - e i danni sono in aumento. Nel mio caso, ho una serra con il 100% di bacche di pomodoro colpite. Quando va bene, il danno è del 50%. Occorre fare qualcosa perché la situazione non è più sostenibile".
Gli fa eco Stefano Piras, agricoltore e, fino a un mese fa, assessore comunale all'agricoltura: "Certe aziende sono in ginocchio. La Tuta c'è sempre stata, ma negli ultimi tempi i problemi si sono moltiplicati".

Pomodori danneggiati dalla tignola minatrice (foto d'archivio)
Il concetto pare essere proprio questo: quest'anno il lepidottero è più aggressivo del solito. Abbiamo interpellato Stefano Foschi, vice presidente di Bioplanet, la fabbrica di insetti utili che ha sede a Cesena, il quale ha confermato che "le condizioni climatiche 2016 possono aver reso Tuta absoluta più incisiva. Però è strano che stia causando danni così gravi, quando nelle ultime stagioni il livello era entro limiti accettabili. Addirittura noi, anni fa, rinunciammo a immettere in commercio un ulteriore insetto antagonista perché non ce n'era richiesta: pareva infatti che Tuta fosse ormai sotto controllo".
Foschi consiglia di non fare la lotta a Tuta absoluta solo con prodotti chimici, in modo da evitare effetti di resistenza. "Sarebbe bene effettuare lanci di miridi antagonisti quasi in contemporanea con l'inizio del ciclo del pomodoro, in modo che l'insetto utile possa formare famiglie numerose e abbia il sopravvento sul parassita. Lanciarli ora sarebbe pressoché inutile".