Polvere da bucce di mango: cosi' EatLimmo produce cibo dagli scarti
Un esempio di prodotto realizzato con la polvere di EatLimmo
EatLimmo, anche in pasticceria
La polvere di EatLimmo può essere usata come emusionante ed è in grado di sostituire il 50% delle uova e dei grassi di solito impiegate in pasticceria. Può svolgere anche azione dolcificante e può essere usata al posto della pectina e degli agenti anti-schiumogeni nelle marmellate e nelle gelatine. Ha anche proprietà conservanti ed è così utilizzabile nelle salsicce e nella carne trattata. Al momento EatLimmo usa mezza tonnellata di scarti di mango alla settimana. Tutta la produzione avviene in collaborazione con i Griffith Laboratories.
Nel giugno del 2015 EatLimmo ha vinto la competizione tra startup Xcs Challenge ed è stata nominata Grand Champion. I co-fondatori hanno partecipato al think tank dell'acceleratore Su Labs e hanno ricevuto 100mila dollari in cambio di una piccola quota nella compagnia. E ora sono in attesa di altri 500mila dollari di finanziamento a giugno o luglio.
Anche avocado e altri frutti tropicali
Pare che non ci siano solo i mango nelle strategie industriali di Gonzales e Siller. I due imprenditori stanno guardando anche alle proprietà degli scarti di avocado e di altri frutti tropicali. La missione di EatLimmo ha a che fare anche con l'alimentazione globale: "La nostra missione è nutrire dieci miliardi di persone entro il 2050 in modo salutare, conveniente e sostenibile", ha detto Gonzáles a Forbes. Ma producendo cibo dagli scarti, EatLimmo combatte anche gli sprechi alimentari. E' un fenomeno questo che incide molto anche sul riscaldamento globale: produrre cibo che poi viene buttato equivale all'immissione in atmosfera di 3,3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica ogni anno.