Danno dunque modo di sperare le poche eccezioni ancora esistenti, sopravvissute in passato a traversie e a momenti di grande difficoltà, e che ancora oggi, come all'atto della loro nascita, possono rivendicare la piena italianità e la capacità di rispondere ai bisogni di occupazione, professionalizzazione, valorizzazione dei territori e delle loro produzioni.
E' il caso del marchio Yoga - per decenni sinonimo di succo di frutta - che ieri (18 maggio 2016) a Roma ha voluto celebrare i suoi 70 anni di storia commerciale, cominciata proprio nella Capitale e da lì ampliatasi capillarmente ovunque.
L'orgoglio nazionale è stato ribadito nelle parole pronunciate ieri da Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia (dal 1994 proprietaria del marchio, avendo rilevato la ditta Massalombarda in un momento di grave difficoltà): "Siamo un'azienda che fa del prodotto italiano un elemento di forza. Oggi come allora, abbiamo creato lavoro e opportunità per il settore della frutticoltura, da cui tutto prese origine più di un secolo fa".
Pier Franco Casadio, direttore commerciale Horeca Conserve Italia e il presidente Maurizio Gardini, nel corso della rievocazione delle tappe storiche del marchio.
Radici ottocentesche
Il racconto di quello che diventerà poi un marchio leader nel settore della trasformazione della frutta affonda le sue radici fin dalla fine dell'Ottocento-primi del Novecento. Fu infatti oltre 110 anni fa che i contadini di Massa Lombarda (RA) iniziarono a coltivare in modo sistematico alcuni tipi di pesca; finché nel 1911 un lungimirante imprenditore locale - Adolfo Bonvicini - acquistò un terreno vicino alla stazione ferroviaria di Massa Lombarda, per realizzarvi il primo magazzino per la lavorazione della frutta. La ditta fu la prima in Italia, nel suo settore, a disporre di un impianto di mille mq.
La fondazione della Massalombarda e il marchio Yoga
L'11 luglio 1926 nasce la Massalombarda S.A., che ha come oggetto sociale la "attività di industria e commercio di prodotti alimentari": si tratta della prima società in Italia che si dedica alla produzione di trasformati di frutta. Fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale (1946), la produzione è incentrata esclusivamente su marmellate, confetture, cotognate, panetti e purea di frutta.
Ci vogliono 20 anni per mettere a punto il prodotto che diventerà celebre in tutta Italia e oltre: il succo di frutta. Nasce così nel 1946 il marchio Yoga.
La pubblicità è l'anima del commercio
Il marchio Yoga fu uno dei primi, ha ricordato ieri sera Maurizio Gardini, a investire in pubblicità fin dagli Anni '50, per sbarcare poi sul piccolo schermo negli anni Sessanta: celebre testimonial dell'epoca, Walter Chiari, con uno spot rivolto al pubblico adulto ("Solo io mi chiamo Walter Chiari e solo io mi chiamo Yoga", lo slogan di allora), mentre per il pubblico dei più piccoli la pubblicità si trasforma in cartoni animati durante il celebre Carosello.
Che la pubblicità sia stata l'anima del commercio, per Yoga, è stato reso evidente dalla mostra - allestita nella splendida cornice dell'evento (Villa Miani a Roma) - delle varie affissioni utilizzate dal marchio nel corso della sua lunga storia.
Un valore in bottiglietta
A 70 anni dalla sua nascita, la forza di Yoga risiede ancora nei suoi valori: la qualità della frutta e l'affidabilità di chi la produce sono tuttora fattori alla base del suo successo. Per celebrare al meglio questo importante traguardo, Conserve Italia ha deciso di lanciare nel canale Horeca una novità.
Pier Franco Casadio insieme al direttore generale Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti.
L'ha presentata ieri il nuovo direttore generale del gruppo, Pier Paolo Rosetti: "Si tratta di una bottiglia in edizione limitata, nei gusti pesca nettarina (frutta 50%) e pera Williams (frutta 60%)".
Attività celebrative per i 70 anni di Yoga:
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Tanti auguri, Yoga!
