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Nasce il melo Bonita, resistente e produttivo

Da tempo i laboratori di ricerca nel campo della frutticoltura - il Centro sperimentale di Laimburg su tutti - stanno assiduamente cercando di creare un tipo di melo che possa offrire almeno due caratteristiche: elevata produzione, ma soprattutto sia resistente alla ticchiolatura, una malattia vegetale che costringe il frutticoltore a intervenire sulle culture con almeno una quindicina di trattamenti all'anno. Il traguardo per trovare un melo che possa avere queste caratteristiche, sembra sia molto vicino. A tal punto che è stato anche già scelto il nome: Bonita.

Si tratta di un incrocio fra le varietà Topaz e Cripps Pink, sviluppato nell'ambito di uno specifico progetto di miglioramento genetico dell'Istituto di Botanica sperimentale di Praga, finanziato dal Consorzio dei vivaisti altoatesini KSB.

Questa mela ha una produttività media e costante; i frutti sono estremamente omogenei come pezzatura, forma e colorazione. Il colore rosso-rosato è molto accattivante, il sapore è mediamente intenso, leggermente acidulo con note profumate, che assomiglia molto alla mela Gala, solo un po' più aspra.

E' ancora da verificare la tenuta della consistenza nel periodo di conservazione.

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Data di pubblicazione: