Scoperto un gene indicatore della tolleranza ai danni da freddo delle pesche in conservazione
La conservazione delle pesche a basse temperature per periodi prolungati può infatti indurre una serie di danni da freddo alla polpa, quali assenza di succosità e consistenza sgradevole, che non sono visibili esternamente.
Dal momento che questo disordine fisiologico è stato associato a un anomale disfacimento della parete cellulare, i ricercatori hanno analizzato i livelli di 12 geni codificanti per proteine coinvolte nel metabolismo della parete cellulare in cultivar tolleranti e suscettibili a questo disordine fisiologico (Prunus persica cvs 'Springlady', 'Elegant Lady', 'Red Globe', 'Rojo 2', 'Flordaking').
Dai risultati è emerso che la cultivar resistente 'Springlady' e la cultivar suscettibile 'Flordaking' hanno mostrato differenze nel livello di espressione di alcuni geni selezionati sia durante il rammollimento dei frutti sia nel confronto fra frutti danneggiati e non. In particolare, il livello di espressione di PpXyl, che codifica per l'enzima beta-xylosidase, è stato quello che ha presentato la più alta correlazione (negativa) con la suscettibilità ai danni da freddo.
Il lavoro completo è disponibile online al: link.springer.com/article/10.1007%2Fs00299-016-1956-4
Fonte: Melisa Genero, Mauro Gismondi, Laura L. Monti, Julieta Gabilondo, Claudio O. Budde, Carlos S. Andreo, Maria V. Lara, Maria F. Drincovich, Claudia A. Bustamante, 'Cell wall-related genes studies on peach cultivars with differential susceptibility to woolliness: looking for candidates as indicators of chilling tolerance', 2016, Plant Cell Reports, DOI 10.1007/s00299-016-1956-4.
Contatti:
Claudia A. Bustamante
Centro de Estudios Fotosinteticos y Bioquımicos (CEFOBI), Facultad de Ciencias Bioquımicas y Farmaceuticas, Universidad Nacional de Rosario
2000 Rosario, Argentina
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