Marco Babbi, a sinistra, con Vittorio Caligari.
Per quanto riguarda il periodo invernale - come ricorda Babbi - l'Italia è l'unico paese fornitore di finocchio sulla piazza europea: "La coltivazione richiede molta acqua e paesi come la Spagna dispongono di risorse idriche non abbondanti e molto costose. Una produzione di finocchio su larga scala risulterebbe pertanto sconveniente da un punto di vista costo/guadagno. Nel periodo estivo, invece, quasi tutti i paesi europei sono autosufficienti, anche in considerazione del fatto che i consumi flettono notevolmente proprio durante l'estate".
Nonostante questo, la campagna invernale del finocchio italiano ha incontrato notevoli difficoltà, a causa del concorrere di fattori sfavorevoli tutti insieme: "Temperature superiori alla media hanno portato a rese abbondanti, in un contesto in cui molte aziende, soprattutto al Sud Italia, avevano deciso di investire maggiori superfici in finocchio. Ci siamo ritrovati in una continua situazione di esubero dell'offerta, a fronte di una domanda anelastica. Alla fine, le quotazioni sono risultate di 20 centesimi inferiori alla media, il che si traduce in un 20-30% rispetto alla precedente campagna invernale. Alcuni hanno definito il tutto come "la tempesta perfetta"; condivido a pieno. L'unica consolazione per il futuro è che sarà improbabile che una situazione simile possa riproporsi identica anche il prossimo inverno".
Il principale cruccio per la Caligari & Babbi rimane quello di remunerare adeguatamente i propri fornitori: "Non si tratta di semplici partner; sono nostri coetanei, agricoltori che consideriamo amici, oltre che soci. Abbiamo fatto il massimo perché il loro prodotto fosse pagato adeguatamente . Per fortuna, la nostra azienda ha costruito, nel corso di 15 anni di lavoro continuativo e affidabile, solidi rapporti con i retailer esteri, che ci hanno aiutati a barcamenarci in un contesto non facile".
A ripagare, malgrado gli alti e bassi del commercio ortofrutticolo, è ancora una volta la qualità: "La nostra ottica - sottolinea Babbi - è quella della massaia, cioè del consumatore finale. Non ci basta che il finocchio giunga in perfette condizioni sullo scaffale del supermercato; quello che conta è che preservi le sue proprietà al meglio anche dopo l'acquisto".
Il programma di approvvigionamento del finocchio presso Caligari & Babbi copre tutto l'arco dell'anno: quasi terminate le forniture dalla Calabria, ora l'azienda passerà all'area del Metapontino almeno fino a metà aprile, per poi cominciare a risalire la Penisola italiana, passando per Termoli (Molise) e proseguendo per l'Emilia-Romagna.
Quest'anno, infine, Caligari & Babbi parteciperà per la prima volta come espositore alla manifestazione ortofrutticola Macfrut: "Riteniamo di avere acquisito una professionalità specialistica da spendere nei confronti del mercato. La fiera ci fornirà visibilità. Vogliamo giocarcela con i grandi", conclude Marco.
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