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"Pietro Cernigliaro (ANDMI): "Riformare gli orari dei mercati all'ingrosso. Ogni proposta e' condivisibile purche' sia condivisa"

La proposta del Consiglio di Fedagromercati, presentata lo scorso 16 febbraio 2016 a Bologna, circa il cambiamento, da notturni a diurni, degli orari dei mercati ortofrutticoli all'ingrosso ha costituito il classico sasso nello stagno. La complessità e frammentarietà del settore dei mercati agroalimentari italiani è infatti tale da costituire di per sé un grosso ostacolo a ogni proposta di cambiamento. Il caso del CAR-Centro Agroalimentare di Roma è, in tal senso, emblematico: l'idea di passare, da una sperimentazione dell'orario diurno, a una sua effettiva implementazione per tutto l'anno, ha generato tensioni con una parte degli operatori che presso la struttura già lavorano.

Per comprendere la fattibilità di alcune delle proposte avanzate da più parti, FreshPlaza ha interpellato Pietro Cernigliaro, presidente dell'ANDMI-Associazione Direttori dei Mercati all'Ingrosso. "Laddove ci sia la volontà da parte degli operatori - dichiara il presidente - si potrebbero sperimentare soluzioni alternative al semplice orario diurno. Per esempio alcuni propongono un orario più ampio, che abbracci tanto la notte quanto il giorno, estendendo le attività delle piattaforme all'ingrosso e consentendo turni tra gli operatori interessati a lavorare in diverse fasce orarie. Altri invece suggeriscono, data la natura deperibile delle merci ortofrutticole, di limitare l'orario diurno ai mesi invernali, espletando le funzioni del commercio all'ingrosso nelle ore notturne dei più caldi mesi estivi. Ritengo che ogni proposta sia condivisibile, purché sia condivisa da tutti coloro che nei singoli mercati lavorano."

Cernigliaro sottolinea: "Il vero problema del comparto è che, per il momento, si va un po' in ordine sparso, mentre servirebbe, anche da parte delle istituzioni - Mipaaf in primis - una regia nell'interesse di tutti; per non parlare di una normativa generale ormai datata e da rivedere alla luce delle trasformazioni intervenute negli ultimi decenni, come già da ANDMI richiesto".



Tra gli aspetti da tenere in considerazione per il futuro dei mercati ortofrutticoli all'ingrosso, secondo il presidente, non c'è soltanto la questione degli orari di apertura: "Ci si deve incamminare, pur con tutti i tempi fisiologici che tale percorso richiede, sulla via di una sensibilizzazione nei confronti della Gdo-Grande distribuzione organizzata, perché tenga in considerazione e utilizzi, più di quanto non faccia oggi, le piattaforme logistiche e le competenze specifiche dei mercati all'ingrosso. Ciò consentirebbe anche di effettuare economie di scala".

Tra i freni a tali percorsi virtuosi, Cernigliaro individua: "Il decentramento selvaggio, l'ottica del corporativismo ai danni dello spirito di servizio, l'inesistenza di un quadro normativo organico, l'impasse decisionale in vista delle prossime elezioni amministrative che, sebbene non giustificabile, è tuttavia comprensibile".

Insomma, in barba ai sondaggi del momento, il cammino che attende i centri agroalimentari d'Italia appare ancora molto lungo e complesso.