"Resoconto del convegno "La sperimentazione al servizio della filiera del pomodoro da industria"
Il Dott. Giuseppe Concaro, AD di Cadir Lab e moderatore dell'incontro, ha aperto i lavori dando la parola alla Dott.ssa Bruna Saviotti, AD di Tomato-Farm, per i saluti di benvenuto.
Di notevole importanza l'intervento del Dott. Guido Conforti di AIIPA, sullo scenario della produzione mondiale del 2015 e prime indicazioni sulla campagna 2016. L'Italia risulta essere il terzo produttore di pomodoro al mondo, preceduto da Cina e California, seguito da Spagna e Portogallo, sempre più emergenti a livello europeo e competitivi rispetto al nostro Paese. Se da un lato la globalizzazione ci espone a maggiori rischi di competizione (soprattutto a livello di costi), dall'altro permette la diffusione del prodotto, sempre più consumato, soprattutto dai più giovani (basti pensare a pizze e ketch-up a livello mondiale).
Ha proseguito la Dott.ssa Maria Chiara Cavallo presentando l'Interprofessione dell'OI Pomodoro da Industria del Nord Italia, di cui è Segretario, spiegando gli ambiti di attività e l'approccio di progettualità integrate di filiera. Dopo aver integrato l'intervento precedente con alcune cifre focalizzate sul territorio piemontese sulle superfici a pomodoro del 2015, ha concentrato la presentazione sulle varie azioni condotte in questi anni dall'OI, in particolare sulla armonizzazione dei disciplinari di produzione integrata del PSR, sottolineando lo sforzo per uniformarli a livello di Nord d'Italia, per garantire omogeneità di produzione aldilà dei limiti amministrativi. Ha illustrato inoltre il ruolo dell'OI per il coordinamento delle progettualità di ricerca e sperimentazione, al fine di trasferire con efficienza e in modo integrato le necessità della filiera del pomodoro dell'intero nord Italia, coniugandole con l'offerta di ricerca presente su tutto il territorio.
Il dtt. Paolo Rendina e dott. Alessandro Costanzo, agronomi di CADIR LAB e SATA, hanno presentato le prove di confronto varietale, di difesa e concimazione realizzate nel 2015 grazie alla sponsorizzazione delle ditte fornitrici dei materiali. Le valutazioni sono state eseguite considerando le esigenze tecniche non solo degli agricoltori locali ma anche dell'agroindustria piemontese Tomato-Farm, per un'attività sperimentale applicata sempre di più al servizio della filiera, dal campo al prodotto finito.
Tra i presenti in sala, anche i rappresentanti del Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, l'Università di Torino, i produttori di pomodoro da industria e le organizzazioni di produttori.
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