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L'esperienza della start-up HK Horticultural Knowledge su Abate

Pericoltura di precisione e redditivita' del frutteto: binomio possibile

"L'innovazione in pericoltura: investire nella conoscenza", questo il titolo del convegno che HK - Horticultural Knowledge ha organizzato a FuturPera per illustrare le proprie attività a quanti interessati alle strategie per una pericoltura di precisione.



L'incontro ha avuto un "Master of Ceremony" d'eccezione. Con l'entusiasmo che lo ha sempre contraddistinto, Silviero Sansavini, professore emerito del Dipartimento di Scienze agrarie dell'Università di Bologna, ha ricordato le origini del programma di Frutticoltura di precisione al quale diede, da direttore del Dipartimento di Colture arboree, un significativo impulso. E anche la nascita di HK srl, start-up accreditata dell'Ateneo bolognese, è stata per Sansavini una naturale e logica evoluzione del lavoro in corso, sul piano scientifico, da oltre vent'anni.

Brunella Morandi e Luigi Manfrini, ricercatori universitari e soci di HK, hanno introdotto la Frutticoltura di precisione da un punto di vista delle conoscenze scientifiche. In particolare, Brunella Morandi ha illustrato la fisiologia di crescita delle pere durante la stagione e come lo stress idrico influisca sui meccanismi giornalieri alla base dello sviluppo del frutto. Una informazione molto importante per potere ottimizzare la gestione colturale, in particolare l'irrigazione.

"I nostri studi – ha detto Morandi – hanno mostrato come sia possibile ridurre l'apporto idrico del pereto fino alla metà dell'evapotraspirato durante i primi due mesi di crescita del frutto, e senza influenzarne lo sviluppo. Allo stesso modo, la fisiologia di crescita della pera richiede livelli irrigui piuttosto elevati durante la successiva fase di distensione cellulare".

L'adozione di innovazioni basate sulla fisiologia del frutto non è ancora molto diffusa, anche se sono molte le conoscenze che legano, ad esempio, l'irrigazione alla crescita e qualità del frutto, che si possono tradurre in miglioramenti significativi dell'efficienza produttiva. Data però l'eterogeneità dei frutteti e, in generale, la complessità del processo, raccogliere informazioni in campagna in modo preciso presenta poi la difficoltà di trasmetterle al resto della filiera. Per questi motivi, "le applicazioni più avanzate della frutticoltura di precisione riguardano ancora rilevazioni puntiformi, legate alla componente umana e con poca automazione del monitoraggio", ha spiegato Luigi Manfrini. Ma sarebbe un errore considerare questa frutticoltura poco innovativa: "Gli approcci – ha aggiunto il ricercatore - sono basati su una conoscenza avanzata dei complessi processi di sviluppo dei frutti e hanno già mostrato in modo convincente impatti molto positivi sulla redditività del frutteto".



"Il 2015 – ha osservato Emanuele Pierpaoli, CFO di HK - è stato un anno di svolta per la nostra start-up, che ha registrato un incremento del 140% in termini di superficie monitorata e per la prima volta ha operato anche all'estero". HK ha seguito 355 ettari distribuiti su 292 frutteti tra Italia, Francia e Spagna; la varietà più richiesta è la mela Pink Lady. Per quel che riguarda il pero, quest'anno ha visto una crescita notevole del monitoraggio su Abate, arrivato a 29 appezzamenti per 33 ettari di superficie.

"L'annata è stata particolarmente calda e siccitosa, l'abbiamo visto subito grazie al nostro monitoraggio – ha continuato Pierpaoli – In modo particolare luglio, quando abbiamo avvisato in tempo reale diversi nostri clienti circa i crolli della velocità di crescita e, quindi, del calibro previsto alla raccolta".

I dati oggettivi forniti dal portale PerFrutto, hanno integrato l'esperienza del frutticoltore che, avvisato del rischio, ha così potuto variare la quantità di acqua rispetto a quella di solito distribuita a luglio e che, in questa particolare annata, non sarebbe stata sufficiente a coprire i fabbisogni dei frutti per una loro crescita ottimale.



Il bilancio finale di HK, per quanto riguarda i frutteti di Abate monitorati nel 2015, indica che i frutticoltori seguiti hanno guadagnato 2,1 millimetri di pezzatura grazie alle informazioni ricevute da PerFrutto nel corso della stagione, arrivando a ottenere produzioni con un diametro medio di 67,8 mm, partendo da una prima stima di 65,7 mm. La produzione è stata così indirizzata verso le classi che spuntano un prezzo migliore, generando un incremento medio di valore della produzione pari a circa 1.000 euro/ha, ovvero circa quattro volte il costo del servizio.

"L'espansione è stata facilitata dalla gestione totalmente integrata dei dati – ha concluso il CEO Marco Zibordi – grazie al Calibit, calibro dotato di memoria, sviluppato e fornito in comodato ai clienti, che consente di prendere le misure molto rapidamente (20 minuti a ettaro), caricare i dati su pagine dedicate al singolo appezzamento su PerFrutto e ricevere immediatamente le previsioni, in forma molto semplice, sia numerica sia grafica".

All'incontro sono state anche illustrate le strategie di sviluppo della società, che mira a espandersi ancora sui mercati esteri, anche dell'Emisfero Sud, e a consolidarsi sempre più in Italia. "Abbiamo un business plan che prevede incrementi importanti di fatturato nei prossimi anni, e siamo determinati a realizzarlo", hanno affermato all'unisono i soci di HK.

Contatti:
Marco Zibordi, [email protected]
Emanuele Pierpaoli, [email protected]