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I russi non spendono meno di prima in prodotti d'importazione

Anche se il volume delle importazioni, a seguito dell'embargo, è diminuito, i Russi hanno speso in media lo stesso importo per l'acquisto di prodotti d'importazione. Offerte alternative, pertanto, non sembrano prendere piede. Commissione Europea e Russia, nel frattempo, si sono confrontate circa il fenomeno del contrabbando tra i Paesi. La Russia propone, tra le altre cose, uno scambio di informazioni.

La Russia non spende meno in generi d'importazione
Secondo le statistiche, tra gennaio e agosto l'import è diminuito del 27% e il consumo, negli stessi mesi, è diminuito del 10%. Anche nei primi nove mesi di quest'anno la Russia ha importato il 38,2% in meno dai Paesi CIS. L'import di frutta e verdura è diminuito del 24,4% e 32,8%, rispettivamente.

Sulla scia dell'aumento dei prezzi dei generi alimentari, gli esperti hanno osservato una tendenza a sostituire con prodotto domestico i prodotti d'importazione.

Anche la quota dell'import nel settore della vendita al dettaglio è diminuita in modo significativo in volume, tuttavia in termini di valore, ad agosto il valore dell'import ha superato quello dell'anno prima. Ciò suggerisce che le famiglie, alla fine dei conti, spendono lo stesso importo in prodotti d'importazione, pur acquistandone di meno. Di conseguenza, i generi alimentari sostitutivi di quelli d'importazione non funzionano.



Export europeo in aumento ma non per gli ortofrutticoliSecondo i dati resi noti dall'UE, nei primi dodici mesi dall'istituzione dell'embargo russo, l'export europeo è aumentato del 5,7% rispetto all'anno precedente. Nei primi sei mesi del 2015, l'export complessivo è aumentato notevolmente, con un record a marzo di quasi 12 miliardi di euro. Anche il secondo semestre è cominciato in maniera positiva, con una crescita dell'8% a luglio rispetto allo stesso mese di un anno prima.

L'aumento ha riguardato soprattutto l'export verso Stati Uniti (+16%), Cina (+33%), Svizzera (+5%) e in alcuni mercati asiatici, tra cui Hong Kong (+19%) e Corea (+29%). Inoltre, è aumentato anche l'export verso i mercati arabi come Arabia Saudita (+10), Emirati Arabi Uniti (+14%) ed Egitto (+26%).

Tuttavia, questi dati non valgono per il commercio della frutta e verdura. Tra agosto 2014 e luglio 2015 l'export era del 12% inferiore al livello registrato un anno prima. Lo stesso scenario vale anche per l'export di latticini, mentre il settore della carne ha registrato una crescita.

La Commissione Europea e la Russia parlano di contrabbando
La Russia e la Commissione Europea si sono confrontate per la prima volta sul tema del contrabbando di frutta e verdura. Si è parlato soprattutto di collaborazione e trasparenza nel commercio di prodotti animali e vegetali. La Russia avrebbe proposto di istituire un sistema d'informazione che colleghi le autorità doganali di entrambe le parti. Il sistema deve migliorare l'approvazione dei prodotti agricoli alle frontiere russe e combattere il contrabbando.

Putin vuole limitare l'uso del Dollaro nei commerci
Il presidente russo vuole che il Rublo venga utilizzato più spesso, in particolare nel commercio del petrolio. In questo modo, Putin intende affrancarsi dalla valuta americana. L'idea non è nuova e in passato è stata sollevata spesso. Il commercio in Rubli farebbe, bene all'economia russa e al valore della moneta.
Data di pubblicazione: