Le colture biotech crescono in 28 paesi
Dal 1996 al 2014, la superficie globale delle colture biotech è aumentata più di 100 volte: da 1,7 a 181,5 milioni di ettari. Dagli studi emersi in questi anni, i vantaggi esistono: i fitofarmaci chimici sono stati ridotti del 37%, i raccolti sono cresciuti del 22% e i profitti degli agricoltori sono aumentati del 68%.
Tra i ventotto paesi al mondo che hanno adottato queste coltivazioni, venti sono in via di sviluppo. Più della metà della popolazione mondiale, circa il 60%, vive nei 28 paesi in cui si pianta biotecnologico.
Oltre ai vantaggi economici, ci sono anche dei benefici per l'uomo e per l'ambiente.
Nel 2013 si è verificata una riduzione di CO2 pari a 25,9 miliardi. Ciò grazie al minore impiego di combustibili fossili. Un esempio: l'aratura. Serve meno rispetto ad una coltivazione di tipo tradizionale. Un utilizzo minore di insetticidi. E così diminuisce l'esposizione dei contadini e l'ecosistema viene preservato.