Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è tenuto questa mattina ad Expo l'evento organizzato dal Mipaaf insieme a BMTI e Unioncamere per la presentazione del "Mercato internazionale", la nuova piattaforma telematica regolamentata per il commercio agricolo internazionale, sviluppata dalla Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI).
L'obiettivo è quello di estendere i benefici e i vantaggi dell'uso di una borsa merci telematica regolamentata anche al di fuori dei confini europei e favorire così l'incontro tra domanda e offerta di prodotti agroalimentari tra operatori europei ed extraeuropei, utilizzando un'innovazione che dà sicurezza attraverso regole comuni, conosciute a priori e trasparenti per favorire gli scambi soprattutto dai paesi in via di sviluppo.
"Siamo pronti a partire con una prima fase sperimentale di un anno – ha spiegato il Ministro Maurizio Martina - che coinvolga soprattutto i Paesi africani, dall'Egitto alla Tunisia, dall'Angola ad altri partner del bacino mediterraneo. Lo sviluppo delle relazioni internazionali, di mercati più giusti e trasparenti, passa attraverso soluzioni innovative come questa. La piattaforma rappresenta una delle eredità del dopo Expo, uno dei progetti più importanti che l'Italia ha costruito partendo dall'esperienza della Borsa merci telematica italiana con Unioncamere. Le piccole e medie imprese anche dei paesi in via di sviluppo avranno così uno strumento concreto per accedere sviluppare nuovi mercati per i loro prodotti, superando il gap legato alla differente regolamentazione internazionale".
"Uno degli obiettivi principali della Carta di Milano è sviluppare un sistema di commercio internazionale aperto, basato su regole condivise e non discriminatorio capace di eliminare le distorsioni che limitano la disponibilità di cibo, creando le condizioni per una migliore sicurezza alimentare globale. La piattaforma – ha concluso Martina – risponde proprio a questa esigenza".
La soluzione presentata da BMTI si basa su prassi consolidate nel commercio internazionale; predispone termini contrattuali generali che fungano da base di riferimento per la conclusione dei contratti nel Mercato internazionale; consente alle parti di integrare le loro pattuizioni con la scelta di ulteriori e specifici termini contrattuali.
Le transazioni possono avvenire tra gli operatori in possesso dei requisiti stabiliti dal Regolamento Generale che, ricevuto identificativo e password per accedere alla piattaforma di contrattazione, possono transare le proprie merci e concludere contratti validi.
La Piattaforma registra automaticamente i prezzi e le quantità consentendo, così, di fornire informazioni sull'andamento dei prezzi dei diversi prodotti a favore della trasparenza dei mercati.
E' prevista poi l'attivazione di accordi di collaborazione tra le istituzioni italiane e quelle degli altri Paesi per creare le condizioni per utilizzare il "Mercato internazionale", come strumento innovativo per facilitare l'accesso delle imprese ai mercati esteri in un contesto regolamentato e trasparente.
I vantaggi della piattaforma internazionale secondo il Mipaaf
- Più facile accesso ai mercati esteri anche per le piccole e medie imprese
- Chiarezza e standardizzazione delle contrattazioni, che hanno alla base i principi del commercio internazionale
- Riduzione del contenzioso tra le parti, anche grazie all'adozione di una nomenclatura standardizzata per la qualificazione dei prodotti
- Favorire la trasparenza dei mercati, grazie alla diffusione dei dati relativi ai prezzi e alle quantità dei prodotti transati.
"Questa nuova iniziativa del Mipaaf e della Borsa merci telematica italiana ha lasciato i grossisti ortofrutticoli alquanto perplessi - ha dichiarato Valentino Di Pisa, Presidente di Fedagromercati–Confcommercio, Associazione Nazionale degli Operatori Grossisti Ortofrutticoli – Una tale iniziativa non considera il ruolo e il lavoro che viene fatto all'interno dei centri agroalimentari, nonché delle associazioni di categoria che li rappresentano".
"Come Presidente di Fedagromercati, rimango amareggiato del mancato coinvolgimento degli operatori grossisti all'interno di un'operazione sicuramente innovativa e di valore, che però riflette una visione distorta del funzionamento della filiera agroalimentare dato che non vede la partecipazione e il contributo dei centri agroalimentari. Quest'ultimi infatti, più di tutti, si occupano di commercializzazione e contrattazione di prodotti alimentari e ortofrutticoli, e di conseguenza sono attori che potrebbero svolgere un ruolo determinanti all'interno di quest'operazione".
"Infine, ricordo come all'articolo 11, "Modernizzazione della logistica", del collegato all'agricoltura al decreto-legge 51/2015 recante "Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali" (AC3104-A), sono previsti "nell'ambito delle infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale di cui all'articolo 1, comma 1, della legge 21 dicembre 2001, n. 443, e successive modificazioni, gli interventi prioritari finalizzati alla modernizzazione delle infrastrutture logistiche del comparto agroalimentare, con particolare riferimento agli interventi orientati alle seguenti finalità: a) modernizzazione della rete dei mercati all'ingrosso.. (continua)", disposizione che non ha avuto riscontro in quest'iniziativa".