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Regione Piemonte: presentato un libro sui frutti dimenticati

Non disperdere ma tramandare anche alle future generazioni di agricoltori e di consumatori il patrimonio di ricchezza rappresentato dalla biodiversità del Piemonte, in particolare per quanto riguarda le qualità fruttifere.

E' l'obiettivo che la Regione Piemonte ha illustrato a Expo durante un evento al padiglione di Slow Food, nel quale è anche stato presentato il volume "Frutti dimenticati e biodiversità recuperata", realizzato in collaborazione con Arpa e Ispra. In Piemonte infatti esiste un patrimonio di biodiversità, in particolare per quanto riguarda le mele e le pere; ne esistono centinaia di varietà diverse che sono tipiche della regione.

Sono state oltre 400 le varietà di melo catalogate nel corso di uno dei progetti portati avanti dalla Regione, in collaborazione con aziende vivaistiche e con il conservatorio della Scuola teorico-pratica Malva Arnaldi. A cui si aggiungono le 80 varietà di pero e 70 vitigni da vino.

"Per il Piemonte, la salvaguardia della biodiversità è importante - ha sottolineato il direttore della Direzione agricoltura della Regione, Gaudenzio De Paoli - perché i frutti dimenticati e recuperati devono essere preservati in quanto memoria ma anche come consegna ai nostri figli e nipoti". L'importanza della tutela della biodiversità nei diversi territori "è stata riconosciuta anche dalla Commissione europea, che nella programmazione 2014-2020 ha previsto delle misure relative a questa tematica", ha concluso.
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