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Rispetto al 2014

Russia: 20% in meno per l'import ortofrutticolo fino ad agosto

Da agosto 2014 l'embargo russo ha chiuso i confini agli ortofrutticoli provenienti da Paesi UE e ha cambiato notevolmente anche i flussi d'importazione da altre nazioni. Nel periodo gennaio-luglio 2015 l'import totale di frutta e verdura fresca in Russia è diminuito del 20%.

Pertanto, nei primi sette mesi di quest'anno la Russia ha importato in totale 1,1 milioni di tonnellate in meno di ortofrutta fresca rispetto allo stesso periodo del 2014.

Oltre 700.000 ton importate dalla Bielorussia
Ad approfittare del boicottaggio è stata soprattutto la Bielorussia. Nei primi sette mesi del 2015 la Russia ha importato ben 710.000 ton contro le 290.000 ton dell'anno scorso, vale a dire un incremento di 420.000 ton. La Bielorussia è quindi un importante fornitore almeno quanto la Turchia. L'import dalla Turchia è però cresciuto di un modesto 3%.

L'import dalla Cina, un altro rilevante fornitore, è leggermente diminuito. L'Egitto ha approfittato dell'opportunità esportando il 18% in più. Israele e Marocco non sono stati in grado di beneficiare dell'embargo; infatti l'import da questi due Paesi è diminuito notevolmente.



Soprattutto mele dalla Bielorussia
Quest'anno la Russia ha importato soprattutto mele dalla Bielorussia. Nel periodo gennaio-luglio il volume è stato di quasi 300mila ton contro le 130mila importate nello stesso periodo del 2014.

Inoltre, a registrare un aumento dell'import dalla Bielorussa sono stati tra gli altri pesche e nettarine, pere, pomodori, funghi champignon, fragole, ciliegie, limoni, peperoni, cipolle, mandarini, kiwi, cavolfiori e broccoli, arance, melanzane. Insomma, una vasta gamma di prodotti che non vengono coltivati in grandi quantità (o affatto) in Bielorussia.

L'export UE verso la Bielorussia è più che raddoppiato fino ad agosto

D'altra parte, l'import di frutta e verdura fresca in Bielorussia è aumentato in maniera esplosiva. Non era ancora mai successo prima. Nel 2010, la nazione importava solo 350mila ton mentre l'anno scorso si è arrivati a 1,3 milioni di ton. Oltre due terzi dell'import proveniva da Paesi UE. Nei primi sette mesi del 2015 l'export ortofrutticolo dei Paesi UE verso la Bielorussia è aumentato notevolmente, passando da 430mila a oltre 1 milione di ton.

A sorprendere è stato soprattutto l'export dalla Lituania. Da gennaio a luglio 2014 questo Paese non esportava neanche 100.000 ton verso la Bielorussia, mentre quest'anno la cifra è stata di 675mila ton.

Nello stesso periodo l'export dalla Polonia verso la Bielorussia è cresciuto ma non così velocemente, passando da 275mila a 310mila ton.

Altre nazioni hanno inviato volumi più piccoli direttamente in Bielorussia. Per i Paesi Bassi l'export comprensivo delle riesportazioni è stato di oltre 20.000 ton.

I principali prodotti d'esportazione dei Paesi UE sono state le mele. Con circa 510mila ton ha rappresentato la metà del totale. Le pere sono state il secondo prodotto con quasi 100.000 ton nei primi 7 mesi di quest'anno. A seguire pomodori (70.000 ton), pesche (34.000), cavolo cappuccio (32.000) e funghi (26.000).



Primo Paese fornitore di ortofrutticoli per la Russia è l'Ecuador, ma si tratta in prevalenza di banane. Nei primi sette mesi di quest'anno ne sono state importate il 5% in meno.

La Turchia rappresenta il secondo fornitore della Federazione russa. Nel 2014 l'import dalla Turchia è cresciuto notevolmente fino a 1,4 milioni di ton. Nei primi sette mesi di quest'anno, invece, è cresciuto di solo il 3%. I pomodori sono di gran lunga il principale prodotto importato.

Nel periodo gennaio-luglio 2015, terzo principale fornitore è stato la Bielorussia, quarto la Cina, le cui importazioni sono diminuite del 4%. I principali prodotti cinesi importati dalla Russia sono: cipolle, pomodori, cavoli, mele, pere e aglio. A seguire l'Egitto che ha assistito a un notevole aumento dell'import soprattutto per arance e cipolle.

Israele è al sesto posto e non ha beneficiato dell'embargo. L'import complessivo è diminuito di quasi il 20% ed è stato il più piccolo degli ultimi anni. Carote e peperoni: le principali referenze israeliane importate.



Per maggiori informazioni:
Jan Kees Boon
Fruit&VegetableFacts
Tel.: +31 6 54687684
Email: fruitvegfacts@gmail.com
Data di pubblicazione: