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La filiera del fico nel mondo: una panoramica su Turchia, Israele, Tunisia, Cina e Stati Uniti

Durante il workshop "The fig industry in the world" tenutosi a Cosenza lo scorso 4 settembre, oltre a una panoramica sull'industria del fico italiana e cosentina (cfr. FreshPlaza del 08/09/2015) è stato offerto un focus su diversi Paesi del mondo: Turchia, Israele, Tunisia, Cina e California (Stati Uniti).



Turchia
"La Turchia fa parte della cerchia di Paesi che producono fichi e conta per un terzo dei volumi di fichi freschi mondiali - ha spiegato Uygun Aksoy (foto a lato) della Facoltà di Agricoltura della Ege University - La produzione turca di fichi secchi invece sta evolvendo e ha raggiunto cifre più importanti".

La coltivazione dei fichi avviene principalmente sulle aree costiere, che presentano un clima mediterraneo. Due le varietà principali, conosciute a livello mondiale ed esportate: Bursa Black e Sanlop.

Il fico Bursa Black viene coltivato nella provincia di Bursa, presenta una forma arrotondata, con un rapporto zuccheri/acidi ben bilanciato. E' resistente al cracking e ha una buona conservabilità in stoccaggio e durante il trasporto. La varietà Sanlop è indicata prevalentemente per l'essiccazione al sole, con una produzione di circa 200mila ton. Ha la buccia sensibile e viene esportato come prodotto fresco congelato. Contiene elevati livelli di zuccheri e pectina, bassi in acidi.



I fichi freschi vengono raccolti qualche giorno prima della piena maturazione; quelli di qualità premium sono destinati all'Europa, mentre la seconda scelta rimane sul mercato turco. Alcuni frutti vengono trasformati, ad esempio in confetture. Il 95% dei fichi essiccati è esportato; la quota destinata all'Europa è in calo, quella verso Stati Uniti, Sud America ed Estremo Oriente sta crescendo. I frutti di seconda scelta sono trasformati in paté per l'industria alimentare, mentre quelli di qualità inferiore diventano concentrati, cibo per animali, estratti e altro.

Israele
"Israele copre una vasta gamma di condizioni climatiche che consentono la coltivazione di diverse specie frutticole, tra cui il fico" ha sottolineato nella sua presentazione Moshe Flaishman (foto a lato) dell'istituto di ricerca Volcani Center.

Il programma di breeding delle cultivar di fico per il consumo fresco o per il comparto del secco è iniziato in Israele 12 anni fa, puntando principalmente a migliorare la qualità dei frutti ed estendere la conservabilità.

"Varie risorse genetiche hanno contribuito al programma di breeding, tra cui 300 genotipi e ibridi di fico e altre specie di Ficus. Ogni anno un accertamento su 8.000 piantine ibride rivelano le migliori combinazioni di incrocio, con la selezione di 60 candidati ibridi promettenti". Venti cultivar di fichi israeliani, sono quelle regolarmente in uso: a maturazione precoce, estiva e tardiva.



Flaishman ha inoltre parlato della nascita di FIGARO®, il marchio commerciale per le nuove varietà dell'Organizzazione di ricerca agricola (ARO): ad esempio le cultivar di piccolo calibro, diverse per forma e colore, molto gustose e con buona capacità di conservazione. Importante è inoltre la produzione biologica. Tra i mercati di vendita: Sud America, Australia e Cina.

Tunisia
Messaoud Mars (foto a lato) del Dipartimento di Orticoltura dell'Università di Sousse ha presentato i dati più importanti in merito alla produzione di fichi in Tunisia. "Il frutto è parte della storia e della cultura del Paese. La sua coltivazione si estende dalle coste settentrionali all'estremo sud e da quelle orientali fino al confine con l'Algeria. L'areale dedicato ammonta a 33.000 ettari e più di due terzi dei frutteti è irrigato da acqua piovana. La produzione tunisina di fichi ha segnato una media di 25.000 tonnellate nel periodo 2004-2013".

La produzione di fichi non è stabile e varia da un anno all'altro, principalmente a causa delle condizioni climatiche e della caprificazione. La produttività media è approssimativamente di 1,5 ton/ha. "La raccolta di fichi avviene dai primi di giugno a tutto ottobre e oltre. I frutti sono commercializzati prevalentemente a livello locale e consumati freschi o essiccati, sempre più apprezzato il prodotto fresco. Ma la produzione locale non è sufficiente a soddisfare il consumo interno".

"Spesso i coltivatori non sono ben organizzati e il governo sta cercando di migliorare la produzione dei fichi per soddisfare in primo luogo la richiesta locale di prodotto essiccato. Inoltre si stanno compiendo enormi progressi nella produzione biologica, specie nella parte nord-orientale del Paese, con etichette ad hoc".



Oltre che destinati all'essiccazione, piccoli volumi di prodotto vengono trasformati in confetture, sciroppi, paté o in un tipo di liquore.

Cina
"In Cina si contano 10.000 ettari dedicati al fico, esclusivamente comune - ha osservato Huiquin Ma (foto a lato) della China Agricultural University - Proprio come in Giappone le principali cultivar sono Qingpi, Brunswick, Xinjiang Zao Huang, Masui Dauphine e Boijhong. Violette Solise, Horaishi, Orphan, Armenian e Conadria quelle minori".

Regioni chiave per la coltivazione sono Shandong Weihai, Sichuan Weiyuan, Xinjiang e Pechino. "L'aumento della produzione di fichi freschi è legato allo sviluppo di nuove varietà. Puntiamo inoltre a migliorare l'efficienza nella coltivazione, a ottimizzare la catena del freddo per il prodotto fresco, a sviluppare nuovi prodotti trasformati e a creare brand".

L'innovazione è sempre importante, come la ricerca, la cooperazione in vari ambiti e la conoscenza degli altri settori.

California (Stati Uniti)
Carlos Crisosto
(foto a lato) del celebre Campus di Davis dell'Università della California ha infine fatto una carrellata veloce sulla storia del fico in California e indicato le principali aree di coltivazione (Fresno, Madera, Merced, Kern e Riverside).

"Approssimativamente si producono fichi su 3.400 ettari, in crescita per il futuro al fine di soddisfare la richiesta. Nella filiera del fico sono coinvolti oltre 100 tra produttori, commercianti, responsabili aziendali e trasformatori. Ogni anno vengono condotte ricerche per migliorare le pratiche colturali, la gestione nel post-raccolta, la qualità destinata al consumatore, contrastare le fitopatie".

La California è terza nella classifica mondiale per produzione di fichi secchi. Le principali varietà sono Adriatic, Black Mission, Calimyrna, Kadota, Sierra e Tena.
"Adoriamo anche i fichi freschi e siamo alla ricerca di nuove varietà, oltre a quelle disponibili - Black Mission, Brown Turkey, Calimyrna, Kadota, Sierra e Panache".

Mercati: oltre agli Stati Uniti, il fico viene commercializzato in Canada (fresco/essiccato), Giappone (principalmente essiccato), Asia Orientale (essiccato).

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