Serbia: migliorano le rese ortofrutticole rispetto allo scorso anno
Lo stato attuale di meleti indica che si registrerà un rendimento record di circa 350mila tonnellate di frutta di ottima qualità. Per ciliegie, albicocche e prugne sono previsti rendimenti più bassi.
Secondo i dati della Camera di Commercio della Serbia (PKS), la resa 2015 dei lamponi dovrebbe essere pari a circa 66.000 tonnellate, provenienti da una superficie di 11.000 ettari, quindi una media di sei tonnellate per ettaro, il che rappresenta un incremento del 7,2% rispetto al 2014. Le zone di Zlatibor e Morava, che hanno subito danni enormi per via della grandine, registreranno un calo della produzione fino al 40%. A inizio agosto, il prezzo d'acquisto dei lamponi era di 200-230 dinari (circa 1,9 euro) al chilo.
Secondo le prime stime statistiche, il rendimento delle amarene sarà di circa 92.000 tonnellate, con una resa media di 6,5 tonnellate/ettaro, un calo del 2,5% rispetto all'anno scorso. La qualità del frutto è giudicata eccezionale, con un contenuto di sostanza secca fino al 22%. A inizio agosto il prezzo di acquisto variava da 60 a 80 dinari (circa 0,7 euro) al chilo.
Nel 2015 in alcune zone sono state quadruplicate le estensioni coltivate a fragole ed è stato registrato un rendimento più alto per i frutti, nonché una migliore qualità e un prezzo di acquisto oscillante tra 200 e 250 dinari (circa 2 euro) al chilo. Il rendimento dell'anno scorso è stato di 23.307 tonnellate con un prezzo fissato a 120-150 dinari (1,25 euro) al chilo.
Per via delle condizioni sfavorevoli registrate lo scorso anno, la resa di albicocche e prugne dovrebbe risultare inferiore del 30% rispetto al 2014. A inizio agosto il prezzo di acquisto variava tra 30 e 50 dinari (circa 0,4 euro) al chilo.
E' attesa una resa eccezionale per l'uva.
Per l'orticoltura l'anno 2015 sarà molto più favorevole rispetto ai 1,4 milioni di tonnellate prodotte l'anno scorso. Secondo le prime stime il rendimento di peperoni, pomodori, cetrioli e cipolle sarà in aumento e si prevede un incremento della resa di patate del 20-30%.
I produttori di Topola, principali esportatori di frutta in Serbia
Dragan Jovanovic, sindaco del comune di Topola, località posta della Serbia Centrale, situata nel distretto della Sumadia, ha annunciato il raddoppio della produzione di frutta rispetto allo scorso anno, quando la regione subì un duro colpo a causa delle alluvioni.
Secondo le stime ufficiali, entro la fine della stagione nella regione di Topola il raccolto di frutta dovrebbe essere di circa 10.000 tonnellate. In questa zona, la superficie totale di frutteti è circa 14.000 ettari e sono previsti ulteriori nuovi impianti.
Gli investimenti in frutticoltura hanno cambiato il quadro economico dell'intera area, fino a dieci anni fa poco sviluppata. Oggi, le aziende agricole di Topola sono i maggiori esportatori di frutta della Serbia anche grazie all'attuato ammodernamento delle strutture e degli impianti che garantiscono un prodotto omogeneo come richiesto dalla domanda estera, soprattutto di provenienza russa.
Per il prossimo anno si prevedono ulteriori investimenti per l'ammodernamento delle modalità di imballaggio dei raccolti.
Il settore agricolo serbo registra un surplus di oltre 525 milioni di euro
Nei primi sei mesi del 2015, secondo i dati della PKS il commercio estero di prodotti agricoli della Serbia è stato pari a circa 1,84 miliardi di euro – con esportazioni pari a 1,22 miliardi di euro e importazioni pari a 624 milioni di euro.
Tra i principali prodotti agroalimentari nell'export serbo ci sono i lamponi surgelati e le mele fresche. Tra quelli più importati in Serbia a livello ortofrutticolo figurano le banane.
La produzione biologica rappresenta lo 0,28% di quella agricola totale
La coltivazione biologica serba rappresenta lo 0,28% della produzione agricola complessiva: l'anno scorso è stata effettuata su 9.447 ettari, che rappresenta un aumento del 14,8% rispetto al 2013. A rivelarlo la PKS.
Secondo il Ministero dell'agricoltura e della tutela ambientale,in Serbia il numero totale di produttori biologici è pari a 1.867, di cui 292 certificati. Secondo la PKS, per stimolare la produzione biologica nel 2015 il governo serbo ha stanziato 92 milioni di dinari (circa 767mila euro).
Elaborazione FreshPlaza su fonte ICE BELGRADO