Dallo scorso 9 aprile 2015 è disponibile online il lavoro di monitoraggio su D. suzukii svolto dai ricercatori torinesi e pubblicato sul Journal of Asia-Pacific Entomology.
Nel 2011 e 2012, i ricercatori hanno studiato la distribuzione e la dannosità di D. suzukii utilizzando diversi tipi di esche per attrarre la mosca e ottenere dati comparabili nel corso dei due anni di indagini in campo. Per il lavoro di monitoraggio, si sono confrontate quattro diverse tipologie di trappole in termini di capacità di attirare la mosca:
- 250 ml di aceto di mele in una trappola di plastica trasparente;
- 200 ml di aceto di mele miscelato con 50 ml di aceto di vino e 20 g di zucchero di canna in una trappola di plastica trasparente;
- 250 ml di aceto di riso in trappola di plastica trasparente;
- trappola di plastica rossa riempita con 250 ml di aceto di mele.
Tabella. Numero di maschi, femmine e totale di adulti di Drosophila suzukii sfarfallati dai frutti raccolti nel 2012. (Cherry: ciliegio; Apricot: albicocco; Plum: susino; Peach: pesco; Apple: melo; Blueberry: mirtillo; Raspberry: lampone) - Clicca qui per un ingrandimento.
Dal controllo delle trappole, in entrambi gli anni, pochi esemplari sono stati catturati a inizio primavera e fino a giugno non si sono più catturati adulti. Le catture sono invece aumentate a fine estate, con picchi in ottobre e novembre. In inverno, la popolazione è diminuita drasticamente, ma alcuni adulti sono stati ancora catturati.
Alla raccolta, nessun danno è stato trovato su drupacee e pomacee; mentre forti perdite si sono avute sui frutti di bosco, in particolare sulle cultivar più tardive. In campo, il numero di adulti catturati con le diverse trappole è oscillato molto nel corso della stagione, tuttavia non si sono rilevate differenze significative fra gli aceti saggiati in campo; anche se in laboratorio l'aceto di mele è risultata la sostanza più attrattiva per le femmine.
I ricercatori concludono che attualmente un controllo efficace di D. suzukii può essere raggiunto solo combinando diverse misure di prevenzione e controllo poiché nessun trattamento e/o mezzo specifico è abbastanza efficace per ridurre le perdite di produzione. Pertanto, oltre a un monitoraggio adeguato, si raccomanda una corretta gestione del frutteto per esempio 1) potando i rami per aumentare la penetrazione della luce e l'arieggiamento della chioma e 2) rimuovendo tutte le parti infette. Inoltre, quando possibile, si suggerisce l'uso delle reti antinsetto (dimensione maglia < 1 mm) che in questi anni si sono rivelate efficaci nell'impedire l'ingresso di D. suzukii e di conseguenza efficaci nel ridurre i danni.
Contributi della Regione ai frutticoltori colpiti
Nel frattempo, la Regione Piemonte sta predisponendo una delibera della Giunta regionale riguardante proprio i danni da D. suzukii.
Il provvedimento dovrebbe prevedere le seguenti specifiche: l'importo massimo del prestito è calcolato sulla "superficie utilizzata" destinata alla coltivazione del ciliegio, delle fragole e dei piccoli frutti, così come risultante dal fascicolo aziendale.
L'importo del prestito di conduzione richiesto non potrà essere inferiore a euro 4.000,00 e superare l'importo di euro 50.000,00 per singola impresa. Il contributo negli interessi a carico della Regione Piemonte è pari al 2% dell'importo del prestito annuale incrementato di 0,50 punti percentuali nel caso in cui almeno il 50% dell'importo del prestito sia assistito da garanzia prestata da confidi.
Fonte: Mazzetto F., Pansa M.G., Ingegno B.L., Tavella L., Alma A., ‘Monitoring of the exotic fly Drosophila suzukii in stone, pome and soft fruit orchards in NW Italy’, Journal of Asia-Pacific Entomology, Giugno 2015, Vol. 18, pag. 321–329. http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1226861515000394