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CASI: verso un modello europeo di vendita all'asta degli ortofrutticoli

 

FreshPlaza ha visitato le strutture CASI a La Cañada, Almeria. La cooperativa è specializzata nella coltivazione di pomodori, prodotto che rappresenta il 99% della sua offerta, vale a dire 230.000 ton su circa 2.160 ettari, cosa che rende l'azienda la cooperativa produttrice di pomodori più grande al mondo.

FreshPlaza ha parlato con il Direttore Commerciale Manuel Segura il quale ha illustrato la campagna attuale e i progetti che si è intenzionati a portare avanti quest'estate, con cambiamenti significativi nei modelli di vendita.



Segura ha detto: "Potremmo dire che finora questa campagna dei pomodori è risultata leggermente migliore di quella precedente, anche se è arrivata dopo diverse stagioni caratterizzate da prezzi bassi e margini di profitto ristretti ed è per questo che stiamo cercando di ridurre i costi di produzione e trattamento post raccolta".


I magazzini CASI contano oltre 1.000 dipendenti. Le merci arrivano al pomeriggio o alla sera. L'asta comincia alle 9:00 del mattino e prosegue fino a che tutta la produzione non è stata venduta.

"Ricerchiamo costantemente varietà innovative che possano permetterci di offrire valore aggiunto in termini di qualità e gusto e, di conseguenza, che fruttino prezzi migliori e una redditività maggiore - ha aggiunto Segura - Sto parlando delle specialità, tra cui ciliegino, cocktail, ciliegino colorati; pomodori gustosi come i Bicolor, Cocktail, il pomodoro Pink o Sacher, ecc. Oltre al valore aggiunto in termini di qualità e gusto, vogliamo che queste varietà siano produttive e che si adattino alle nostre serre di Almeria".

Ci spostiamo verso un modello europeo di vendita all'asta
La cooperativa sta espandendo le sue operazioni al di fuori della Spagna. Manuel ha detto: "In passato, CASI non avrebbe mai nemmeno considerato di operare in Paesi come Regno Unito o Germania per via del modello d'asta che era presente, in vigore fin dal 1944. Nel magazzino situato nei pressi dell'aeroporto ("CASI aeroporto") stiamo lavorando per espanderci in questi mercati e anche in Scandinavia dove collaboriamo con le catene di vendita al dettaglio. Miriamo a espanderci anche nell'Europa dell'Est. Si tratta di un netto cambiamento di strategia".


All'asta i prodotti sono venduti in tre diversi imballaggi. La cooperativa lavora con tutte le varietà di pomodori, da quelli tondi più comuni alle specialità come Raf o Rebelión. E' previsto un incremento nel numero di specialità offerte all'asta.

Manuel Segura: "Come concordato con la maggior parte dei nostri partner, stiamo trasformando il nostro modello di vendita all'asta, adattandolo alle necessità dei mercati europei. Per esempio, stiamo abbandonando i contenitori in plastica in favore di quelli in cartone, utilizziamo Europallet e abbiamo le certificazioni BRC e IFS. Stiamo adottando un modello simile a quello di altre aste europee. Lavoriamo più vicino ai distributori consentendo così l'accesso ai nostri prodotti a tutti i clienti".


Lo spazio utilizzato per la vendita all'asta con una capacità di ospitare 120 acquirenti. CASI è leader sul mercato quando si tratta di stabilire giornalmente i prezzi dei pomodori. Le merci vengono pagate dai 7 ai 10 giorni dopo la vendita.

Secondo Manuel, l'idea è anche di trovare "un equilibrio attraverso la combinazione di un modello di vendita all'asta e una commercializzazione diretta". In effetti, il 30% delle operazioni della cooperativa è già costituito da vendite dirette; dalla prossima stagione questa percentuale dovrebbe aumentare del 50% grazie all'adesione di nuovi membri.

CASI, Olanda e Polonia
La cooperativa sta cercando anche di diversificare geograficamente le forniture con i produttori associati in Paesi dove dispone già di una quota di mercato. Ultimamente la cooperativa ha preso in affitto un magazzino a ABC Westland, nei Paesi Bassi, che viene utilizzato come piattaforma logistica e ha dato inizio al processo di internazionalizzazione.

"Vogliamo avere un profilo europeo; essere in grado di offrire continuità nella fornitura di prodotti olandesi, approfittando della posizione strategica di Paesi Bassi nell'UE". Manuel ha aggiunto: "Una volta che il progetto comincerà a prendere forma nei Paesi Bassi, sempre rimanendo all'interno dell'Europa, abbiamo pensato che sarebbe interessante spostarsi anche in Polonia, dove la produzione di pomodori sta crescendo speditamente, ma con una stagione che si accavalla con quella spagnola solo a novembre".

Dopo aver sentito che CASI si stava stabilendo nei Paesi Bassi, i produttori polacchi stessi sono diventati più consapevoli delle opportunità future che esistono nel diventare partner CASI.

I pomodori CASI sono amati e apprezzati dai consumatori in Polonia e la società è ben conosciuta tra i produttori.


Ogni anno si aggiungono nuovi coltivatori soci, cosa non difficile ad Almeria per via delle grandi tradizioni orticole della provincia ma per questa stagione è stato proposto di regolare l'adesione a causa dell'aumento delle domande.

Il consumo domestico di Marocco e Turchia è sempre più elevato
Secondo Segura, in certi momenti dell'anno: "sembra che ci sia un po' di fornitura eccessiva sul mercato, per esempio quando i Paesi Bassi o il Marocco si sovrappongono ad Almeria. La situazione viene compensata a gennaio, febbraio e marzo, quando dobbiamo affrontare una concorrenza minore; ma in ogni caso le finestre temporali di redditività si stanno riducendo sempre di più".

"Direi che il settore del Marocco si può dividere in due segmenti distinti: chi lavora molto bene a livello di marchio e quelli che utilizzano Perpignan come base per inondare il mercato europeo di prodotti, facendo così diminuire i prezzi; un fenomeno che danneggia tutti".

Anche la quota della Turchia sta aumentando, ma con quasi 90 milioni di abitanti, il Paese è in grado di consumare tutta la sua produzione interna. Lo stesso succede con Marocco e Algeria, dove il consumo domestico è chiaramente in aumento.

In ogni caso, Manuel crede che né il Marocco né Turchia e Paesi Bassi siano i concorrenti principali per i pomodori spagnoli. "L'ostacolo più grande sono "il caos nel settore" e gli squilibri nella produzione".

Asia ed Emirati Arabi Uniti mai totalmente consolidati
Manuel ha detto: "Ultimamente si è parlato e speculato molto su questi mercati. In realtà, sono piazze ancora piccole per la maggior parte degli operatori. Nessun Europeo fa grandi affari con loro nel mercato dei pomodori. L'Asia potrebbe sembrare un'ottima destinazione ma per il momento non è stato così, almeno per i prodotti gestiti dalla nostra cooperativa. Quando si presenta un'opportunità in questi Paesi, cerchiamo di sfruttarla al massimo ma non riusciamo mai a predisporre le basi per una crescita ulteriore a causa delle difficoltà in termini di logistica, organizzazione e prezzi. Per un periodo abbiamo anche inviato volumi significativi in USA e Canada, ma poi nel giro di qualche anno questi mercati sono passati in secondo piano".

CASI sarà uno degli operatori più grandi d'Europa
Manuel Segura ha detto: "La principale minaccia per questo settore è l'ulteriore sviluppo dell'agricoltura europea senza contemporanea crescita dello spazio commerciale per i suoi prodotti e la conseguente perdita di redditività".

"Mi aspetto che CASI si guadagnerà un'ottima posizione nell'arco di 5 anni visto che sarà tra i pochi grandi operatori con il maggiore fatturato in Europa, anche se i piccoli operatori non smetteranno mai di esistere o si dedicheranno alle specialità. Se proseguiremo coerentemente nel nostro percorso e resteremo degli specialisti di pomodori, saremo in testa al nostro settore".

Per maggiori informazioni:
Mari Carmen del Rey
CASI SCA
Tel.: +34 950 626007
Email: [email protected]
Web: www.casi.es

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione:

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