Dal 4 maggio 2015, Claudio Mazzini (nella foto accanto), già responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia, è il nuovo referente nazionale ortofrutta del gruppo. FreshPlaza lo ha contattato per chiedergli come pensa di programmare il suo difficile compito. "In effetti è stata una prima settimana convulsa - attacca il manager bolognese, 48 anni, che ha preso il posto di Vanes Cantieri, impegnato in un nuovo progetto Coop in Sud Italia - Vanes è stato il supporto ideale e il passaggio di consegne è avvenuto in modo corretto e nel massimo riserbo. Ricevo un'eredità importante e voglio ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno contribuito allo sviluppo del Settore ortofrutta di Coop Italia con competenza, dedizione e anche coraggio. Mi permetto di citarne uno per tutti, visto che presto sarà il 29 maggio, due anni dalla sua scomparsa: Roberto Fiammenghi, che è e rimane un esempio come uomo e come collega".
Mazzini - che è laureato in Scienze Agrarie - si è prima impegnato nello sviluppo di metodologie di produzione biologica e integrata e poi dal 1989, quando è entrato in Coop Italia, si è occupato di sicurezza e qualità degli alimenti, di responsabilità sociale e ambiente, in poche parole di sostenibilità. Tema importante anche per le aziende agricole produttrici di frutta e verdura che d'ora in poi dovranno fare riferimento a lui.
"Anche se conosco già il settore - continua Mazzini - sto cercando di capire esigenze e dinamiche sia del mondo della produzione che del consumatore. D'altra parte, Coop Italia è la più grande rappresentanza di consumatori con oltre 8 milioni di soci, una peculiarità tutta nostra che distingue il nostro operato".
"Il nostro impegno per il futuro è ridisegnare l'offerta ortofrutticola, più in linea con i prezzi più bassi ma anche più ricca per le fasce di consumatori che hanno rivisto il loro approccio alla spesa in un'ottica di acquistare meno ma con maggiore soddisfazione. Non credo che si acquisti meno frutta e verdura, piuttosto che se ne sprechi meno. Il consumatore è diventato più efficiente ed è lui che detta le tendenze".
"E' evidente - osserva il responsabile Ortofrutta Coop - come la polarizzazione dei consumi abbia scardinato l'offerta generalista e oggi la segmentazione dell'offerta sia d'obbligo, perché il cliente che cerca di risparmiare su alcuni prodotti è lo stesso che, per altri, cerca il contenuto. In questo senso, il nostro detto I territori per la Coop e la Coop per i territori diventa ancora più importante: valorizzeremo ulteriormente la filiera corta e le eccellenze locali. Ma al momento già l'85% dell'offerta Coop di ortofrutta è di origine italiana".
"La bontà e la freschezza, unite al giusto prezzo, sono la vera innovazione che possiamo offrire. Serve uno sforzo da parte dell'intera filiera per ricercare e sviluppare nuove varietà più performanti. L'ortofrutta, poi, si può raccontare di più, anche in un'ottica di sana alimentazione, benessere e consumo consapevole: lo vediamo con le nostre linee Viviverde, Fiorfiore, Bene.sì che rappresentano il 30% delle nostre vendite. Ma vorrei anche lavorare insieme alla produzione per coinvolgere emotivamente il consumatore".
Expo e il supermercato del futuro
"E' stata ed è un'esperienza straordinaria, una successione di emozioni forti, compresa la paura di non farcela - dice Mazzini - Soprattutto, il supermercato del futuro rappresenta un modo fuori schema di esporre i prodotti, lontano dalla logica inventariale. Frutta e verdure ora sono vendute insieme, non divise, seguendo una scala cromatica che regala un effetto inusuale ma molto gradevole".

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"Quanto di questa sperimentazione sarà trasferita nei punti vendita sarà da valutare, ma invito tutti ad andare a visitarlo perché, come dice l'architetto Ratti, è un'anteprima su come faremo la spesa non nel 2020 ma nel 2050. Ci sono spunti interessanti che ci hanno permesso di alzare l'asticella ancora più in alto. Questo è lavoro cooperativo!".
"Il consumatore è cambiato - osserva Mazzini - e corre più velocemente di quanto faccia la filiera o il supermercato. Grazie alla rete, che rende più fruibili le notizie, oggi è più informato e, di conseguenza, accelera anche le richieste. E ci chiede chiarezza nell'offerta e trasparenza. Il nostro lavoro consiste nell'intercettare la domanda, capire queste dinamiche e proporre un assortimento che le soddisfi. Con la differenza che i cambiamenti oggi si misurano in mesi e non più in anni".
Un consiglio per i potenziali fornitori di frutta e verdura Coop
"Convenienza, qualità, flessibilità, innovazione, comunicazione, ricerca, collaborazione - conclude Mazzini - Se qualcuno ne ha, noi ci siamo".