
Per ovviare a questi problemi, da un paio d'anni in Italia si è sviluppato il nuovo fenomeno del social eating: aprire le porte delle cucine di casa agli ospiti, che siano in viaggio di lavoro o di piacere, per far scoprire loro i sapori tipici del luogo e scambiare quattro chiacchiere.
"Gnammo" è la prima piattaforma tutta italiana dedicata al social eating, dove si possono condividere le proprie abilità culinarie e la passione per il cibo. Non serve essere cuochi provetti, basta tanta voglia di mettersi in gioco e di conoscere persone nuove, sia come Gnammer (l'ospite) che come Cook (il cuoco).
"KitchenParty.Org" è una community di persone aperte e curiose che condividono la propria passione per la cucina e la buona tavola incontrandosi a casa e nei locali per conoscere ogni volta nuovi amici.

E, a meno di un mese da Expo, le iniziative per coinvolgere i visitatori crescono di giorno in giorno. Per fare qualche esempio:
- "Piacere, Milano" - un progetto di turismo collaborativo che supporta e integra il concetto di ospitalità classica attraverso forme non tradizionali. Propone ai milanesi di diventare protagonisti dell'ospitalità verso chi arriverà nel capoluogo lombardo;

- "VizEat" - la piattaforma di social eating già presente in 20 Paesi, da poco sbarcata anche in Italia. Si sceglie il tema dell'evento, si decide il menu e si stabilisce un prezzo. A quel punto non resta che cucinare e accogliere nuovi amici a tavola per vivere dei momenti unici;
