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Finora sono tre milioni e mezzo gli italiani a letto a causa della sindrome influenzale: la colpa non sarebbe però solo del freddo; secondo uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità, la responsabilità è anche del riscaldamento selvaggio.
Oltre alla terapia farmacologica, i nostri avi ci insegnano la regola delle tre L: latte, lana, letto. Latte sta per idratazione e mangiar bene: bere tanto, principalmente acqua non gassata; al posto dei succhi, meglio mangiare un frutto fresco o fare dei frullati casalinghi. La lana simboleggia il non prendere freddo o più in generale evitare gli scambi termici (è bene tenere la temperatura di casa fra i 18 e i 20 °C). Letto equivale a un po' di riposo ma soprattutto sta per convalescenza: quando una persona è malata, bisogna che dia tempo all'organismo di combattere la malattia.
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Oltre al necessario riposo importante è quindila dieta: evitare fritti, burro, margarina, insaccati o dolci troppo elaborati e privilegiare, invece, i cibi ricchi di vitamine, frutta e verdura, fresca o al vapore.
Pur non gustosissimo il succo di cipolla aiuta contro il mal di gola così come la tintura madre di propoli. Importante è anche assorbire vitamina C tramite gli agrumi e il ferro contenuto nelle verdure. Per i dolori muscolari i rimedi partono dallo zenzero, che è un energizzante naturale con proprietà antispasmodiche, antiinfiammatorie e antiossidanti; aiuta a sentirsi meglio e a tornare in forma. Possono essere, inoltre, utili gli infusi di sambuco (4 cucchiai di fiori da immergere in un litro d'acqua bollente per 15 minuti) e di altre due piante officinali: il salice bianco, particolarmente efficace contro il mal di testa, e l'artiglio del diavolo.
A tutti gli influenzati del settore ortofrutticolo o meno, non resta che augurare una buona guarigione!