La zona di produzione dell'Igp "Melone Mantovano" interessa un territorio ricadente anche nelle Province di Cremona (lo si coltiva nei Comuni di Casalmaggiore, Casteldidone, Gussola, Martignana di Po, Rivarolo del Re ed Uniti, San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio e Spineda), Modena (Concordia sulla Secchia, Mirandola e San Felice sul Panaro), Ferrara (Bondeno, Sant'Agostino e Cento) e Bologna (Crevalcore, Galliera e San Giovanni in Persiceto).
In provincia di Mantova, l'area di produzione comprende i Comuni di Borgoforte, Carbonara, Castellucchio, Cavriana, Ceresara, Commessaggio, Dosolo, Felonica, Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Magnacavallo, Marcarla, Mariana Mantovana, Piubega, Poggio Rusco, Pomponesco, Quistello, Redondesco, Rivarolo Mantovano, Rodigo, Sabbioneta, San Benedetto Po, San Martino dall’Argine, Sermide e Viadana. Solo nel virgiliano, il fatturato garantito da questa coltura è di circa 70 milioni di euro.
L'Igp ottenuta caratterizza i meloni allo stato fresco delle due varietà botaniche Cucumis melo L.: quella cantalupensis (melone cantalupo) con frutti lisci di forma sferica o sub-sferica, dalla buccia di colore grigio verde tendente al giallo, e la varietà reticulatus (melone retato), che ha frutti di forma tendenzialmente tondeggiante o ovale, con un evidente reticolo epidermico. Le cultivar utilizzate sono riconducibili alle tipologie di riferimento Honey Moon (tipologia liscia), Harper (retata senza incisura della fetta) e Supermarket (retata con incisura della fetta).
Uno dei principali produttori di melone mantovano, Bruno Francescon, presidente e amministratore della omonima OP, dichiara a FreshPlaza: "Dal 2015 potremo avviare la commercializzazione del prodotto a marchio IGP. A dicembre cominceremo a riunirci con i produttori per le adesioni al Consorzio. OP Francescon, comunque, già da sola rappresenta il 50% di questa produzione. Quindi in ogni caso ci muoveremo di conseguenza."
Per maggiori info: www.melonemantovano.it