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L'innovazione israeliana potrebbe contribuire a sconfiggere la fame nel mondo

Una nuova tecnologia di Pimi Agro prolunga fino a 10 settimane la shelf life di frutta e verdura

Pimi Agro ha scoperto un modo naturale per estendere la shelf-life dei prodotti del 1.500% e prevenire le malattie fungine. Dal 30 al 50% del cibo prodotto oggi non riesce ad arrivare sul mercato: prodotti di ogni genere vengono scartati a causa del deterioramento qualitativo e delle malattie che si manifestano durante il trasporto, la conservazione e la commercializzazione. Il risultato è che centinaia di milioni di persone hanno fame ma ora, grazie a un'invenzione della israeliana Pimi Agro, potrebbero non averne più. Applicando una formula a base di perossido di idrogeno "con alcune aggiunte importanti" ha detto Ben-Yehuda Nimrod, CTO e co-fondatore di Pimi, frutta e verdura rimangono fresche e commestibili fino a 10 settimane, riducendo notevolmente le perdite dovute a marciumi che si sviluppano durante il trasporto.

Questa tecnologia, secondo Nimrod, potrebbe rappresentare un'importante soluzione per la fame nel mondo e, nei prossimi mesi, sarà presentata alle Nazioni Unite e presso altre istituzioni internazionali. ha detto: "Per Paesi come India, Cina e Africa - ha dichiarato Nimrod - questa tecnologia è grandiosa, soprattutto perché i sistemi di trasporto in queste aree sono lenti e la refrigerazione è difficile da implementare. Ora, invece, si potrebbe arrivare a piedi da un capo all'altro dell'India in 10 settimane con frutta e ortaggi ancora freschi."

Sembra fantascienza, ma Pimi può dimostrare l'efficacia di questa tecnologia attraverso numerosi studi scientifici che l'azienda ha intrapreso negli ultimi dieci anni. Per le autorità agricole e alimentari di tutto il mondo (Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Australia, Cina e molti altri Paesi) gli studi sono risultati abbastanza convincenti nel dimostrare che si tratta di un metodo naturale per conservare i prodotti ortofrutticoli.



"Abbiamo convinto anche Wal-Mart, la più grande catena di distribuzione alimentare americana, e SunPacific, il primo distributore di agrumi, a condurre test su larga scala su prodotti trattati con la tecnologia di Pimi, con un occhio di riguardo all'uso quotidiano - ha detto Nimrod - Stiamo parlando di come Wal-Mart commercializza i prodotti trattati con la nostra tecnologia. Non sono per forza prodotti biologici, ma sono molto più sani dei prodotti convenzionali, oltre ad avere una durata molto più prolungata. Questa tecnologia potrebbe indurre gli agricoltori a ridurre in modo significativo l'uso di fungicidi."

I fungicidi non sono mai stati nel mirino dei consumatori quanto gli insetticidi e, mentre i commercianti di prodotti bio sottolineano che si tratta di prodotti coltivati senza l'impiego di agrofarmaci di sintesi, esistono molti altri prodotti non biologici ma ottenuti utilizzando sostanze naturali, quali repellenti per insetti di colture specifiche oppure sostanze applicate in pre- e post-raccolta per prevenire lo sviluppo di infezioni fungine, che non vengono menzionati.

C'è una ragione per questo silenzio: la maggior parte dei fungicidi commerciali, così come quelli certificati "biologici", sono a base di rame, sotto forma di solfato di rame spray, e cloro. Ma i fungicidi sono essenziali per il business dei prodotti. Con gran parte della produzione mondiale distribuita in molti luoghi attraverso camion e treni non refrigerati, frutta e verdura rischiano di marcire velocemente poiché i funghi si sviluppano in assenza di frigoconservazione.

"Secondo l'Environmental Protection Agency degli Stati Uniti - ha continuato Nimrod - i fungicidi sono sicuri per il consumo umano in dosi limitate. Il rame è un elemento essenziale nel corpo umano e il cloro è usato per disinfettare l'acqua per il consumo umano. Ma perché usarli se c'è una soluzione migliore, più naturale e biologica? La nostra formulazione uccide una vasta gamma di malattie, senza aggiungere questi fungicidi. La Listeria, ad esempio, che ha causato molti casi recenti di intossicazione alimentare nei fast food americani, viene uccisa dopo soli 60 secondi di trattamento del prodotto. Di conseguenza, gli agricoltori e i grossisti possono ridurre il loro uso di fungicidi."

Il segreto di Pimi Agro consiste in formulazioni per il 99,4% a base di perossido di idrogeno stabilizzato (STHP), che si decompone in ossigeno e acqua, senza lasciare residui chimici. Ci sono formulazioni specifiche per agrumi, drupacee come pesche e prugne, patate, patate dolci e cipolle. Il trucco era ottenere un margine dello 0,6% della formulazione corretta e mantenerlo per 15 anni insieme con i ricercatori del Technion e della Hebrew University. La tecnologia di Pimi ha una mezza dozzina di brevetti in tutto il mondo ed è stato testato in condizioni rigorose negli Stati Uniti e in Europa più di 150 volte.

Secondo Nimrod è il principio attivo negli additivi, completamente naturale ed ecocompatibile, che fa la differenza: "L'applicazione di solo perossido di idrogeno significherebbe effettivamente favorire i marciumi. Mentre la nostra formula avanzata trasforma l'acqua e l'ossigeno in sostanze che possono estendere notevolmente la shelf-life dei prodotti. Nei test, le soluzioni di Pimi sono risultati essere 15 volte più efficaci di altri sistemi di conservazione e di prevenzione delle malattie, con il 50% in più di agrumi e cipolle disponibili per la commercializzazione dopo sette mesi di stoccaggio, senza i residui chimici nocivi lasciati dai sistemi di conservazione attualmente in uso e che sono comunque meno efficaci del sistema di Pimi. Gli additivi, classificati come acidi alimentari, sono stati dichiarati sicuri e biologici da una serie di agenzie internazionali, comprese le agenzie per la sicurezza alimentare EPA e UE.

"Oltre a ridurre i residui chimici e prevenire le malattie - ha aggiunto Nimrod - la soluzione Pimi consente agli agricoltori di utilizzare pratiche colturali più sostenibili. Prolungando la shelf-life dei prodotti, frutta e verdura possono essere trasportate con mezzi più ecologici, quali i trasporti su rotaia invece dei camion che contribuiscono ad aumentare il traffico e l'inquinamento atmosferico. Dal momento che ci sono meno perdite, gli agricoltori possono produrre meno, evitando sovrapproduzioni, il che significa ridurre l'uso di fertilizzanti (un altro problema grave di inquinamento) e di acqua per l'irrigazione.

Oltre a Wal-Mart e SunPacific, Pimi ha iniziato a lavorare con altri grandi produttori di generi alimentari, tra cui Pepsico, FritoLay, BASF e altri. Molti prodotti sono già sul mercato, e i clienti stanno utilizzando i prodotti Pimi in Israele, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Canada, Giappone e Russia.

La società prevede di ampliare la gamma di prodotti ortofrutticoli trattati con questa tecnologia, estendendola ad asparagi, funghi e peperoni, e di sviluppare formulazioni per carne e pesce. Anche se le prospettive di business per Pimi sono notevoli, Nimrod non pensa solo al profitto: "Riteniamo che questa tecnologia sia qualcosa che possa davvero aiutare ad alleviare la fame nel mondo e abbiamo intenzione di presentare una relazione alle Nazioni Unite, alla Banca Mondiale e ad altri gruppi internazionali, che mostri come l'implementazione su larga scala dei nostri metodi potrebbe contribuire ad alimentare molte più persone. Il mondo, soprattutto quello in via di sviluppo, perde la metà di quello che produce a causa di marciumi e malattie. Più prodotti ortofrutticoli significa più cibo per nutrire gli affamati e i nostri metodi non richiedono l'impiego di sostanze chimiche pericolose o investimenti genetici costosi e discutibili. Con i nostri formulati, noi crediamo che saranno abbastanza diffusi da sconfiggere la fame nel mondo."

Traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
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