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Titolare dell'omonima azienda agricola di Ginosa (TA)

"Giuseppe Panetta: "La nostra forza e' la sinergia tra innovazione e commercio"



Nel commercio agrumicolo, la finestra di mercato che risulta più interessante oggi è quella delle varietà precoci e tardive in quanto, soprattutto in Italia, si ha meno prodotto. Questa l'analisi emersa da una visita presso l'azienda Giuseppe Panetta di Ginosa (Taranto), la quale si compone di due centri produttivi, uno in Puglia che si estende su circa 400 ettari e l'altro in Basilicata che conta un centinaio di ettari, territori tra loro complementari.

"I nostri terreni in Basilicata sono più precoci e quindi complementari all'areale pugliese - racconta a FreshPlaza il titolare Giuseppe Panetta - Una parte dei lotti aziendali è stata ereditata da nostri lontani parenti che erano proprietari terrieri storici nel 1800; l'altra parte è frutto di nuovi investimenti."


Giuseppe Panetta (al centro), con il padre Michele e la mamma Maria Teresa.

Da una destinazione a pastorizia e cerealicoltura, successivamente l'azienda ha puntato sugli ortaggi, per una questione di reddito: essendo a ciclo molto corto, "si piantavano subito e si incassava in tempi molto brevi". Dal 1994 in poi, si è pensato di dedicarsi a ciò per cui il territorio e il clima sono vocati: principalmente agrumi e circa 10 ettari di uve apirene.

"Supportati dai migliori tecnici - per quanto riguarda gli agrumi l'agronomo calabrese Francesco Perri - dal 2004 abbiamo iniziato ad ampliare il parco varietale riducendo il Clementine Comune, molto diffuso nella zona ma poco redditizio; man mano abbiamo introdotto circa dieci cultivar di clementine tra precoci e tardive, che ci permettono un calendario di commercializzazione da inizio ottobre con il clementine Caffin/Oronules a fine febbraio con il clementine Hernandina. Si prosegue poi nei mesi successivi con altre cultivar, tra cui il mandarino-simile pigmentato Mandared per concludere nel mese di maggio con le arance Navel tardive."

Caratteristica predominante dell'azienda è, infatti, l'aver investito in un assortimento varietale di ben 15 diverse specie e cultivar di agrumi, cosa abbastanza inconsueta per come è strutturata l'agrumicoltura italiana.


Francesco Perri e Giuseppe Panetta davanti a una pianta di Mandared.

"Contiamo perciò circa 50 ettari di clementine precoci, una decina di ettari di Clementine Comune e circa 40 ettari di clementine e mandarino-simili tardivi. A completamento, si annoverano circa 30 ettari di arance." L'azienda non è ancora in pieno regime di produzione, dato che gli ultimi impianti risalgono solo allo scorso anno; si producono all'incirca 2.500 tonnellate di agrumi all'anno.

Per quanto riguarda la stagione in corso, la raccolta è iniziata con il Satsuma Miyagawa intorno al 17 settembre, proseguendo a partire dal 4 ottobre con il clementine Caffin/Oronules, in anticipo di una settimana rispetto all'anno passato.


Giuseppe Panetta mostra i frutti di Clementine Caffin/Oronules pronti alla raccolta.

"L'anno scorso, di questo periodo, si registrò un'alluvione disastrosa, che ci provocò circa 200.000 euro di danni. L'acqua travolse, tra le altre cose, 3 ettari di un agrumeto giovane, ma non ci sono state ripercussioni sull'annata in corso - racconta Panetta - Nel complesso, la resa agrumicola segue una tendenza al rialzo anno dopo anno; dal 2007 non ci sono state grosse oscillazioni nelle quotazioni, direi piuttosto che i prezzi sono legati ai calibri e alla qualità intrinseca del prodotto. La richiesta di mercato si orienta sempre di più sui calibri compresi tra 1 e 4."


Raccolta del clementine Caffin/Oronules in data 4 ottobre.



"Sviluppare e ampliare le varietà molto precoci e tardive è certamente un obiettivo per questo territorio e per questa organizzazione aziendale" sostiene l'agronomo Francesco Perri, aggiungendo: "Dal punto di vista agronomico può essere sviluppata con successo anche una produzione biologica: essendo l'azienda ubicata in diversi territori, abbiamo già individuato i siti dove potrebbe attuarsi questo programma. Vocazione e complementarietà dei territori saranno utili anche in questo senso."

Sul come ottenere una maggiore valorizzazione dei frutti, Panetta dichiara: "Innanzitutto bisognerebbe far parlare di più il prodotto; nei confronti della Spagna, per esempio, non possiamo competere su questo piano. In Italia avremmo bisogno di un Prada della frutta, è questo che manca nel nostro settore. E poi anche puntare per esempio sulle confezioni piccole, ideali per uno spuntino a base di frutta, e sulle quali il consumatore baderebbe meno al prezzo."


Riconversione (tramite reinnesto) di una cultivar obsoleta con clementine precocissime.

Per quanto riguarda la commercializzazione del prodotto, da 3 anni l'azienda Panetta fa parte della AOP Armonia. "Gli sforzi fatti insieme all'agronomo Francesco Perri e ai nostri maggiori soci produttori, quale l'azienda agricola Panetta, stanno producendo buoni risultati soprattutto in termini di gamma varietale e conseguente ampliamento del calendario di commercializzazione" dichiara a FreshPlaza Marco Eleuteri, direttore commerciale di AOP Armonia, primaria associazione di produttori con sede a Battipaglia (SA).

"Partire con dell'ottimo prodotto italiano già nei primi giorni di ottobre è sicuramente un fattore molto importante, sia in termini di redditività per quegli agricoltori del gruppo che hanno rinnovato i loro impianti puntando soprattutto sulle varietà più precoci e su quelle più tardive, ma anche per tutti quei clienti attenti alla qualità e all'origine italiana della frutta, che insieme a noi stanno cercando di promuovere le produzioni nazionali."


Marco Eleuteri, Giuseppe Panetta e Francesco Perri.

Secondo Eleuteri, sull'andamento della campagna agrumicola pesano tuttavia alcune incognite che destano preoccupazione. "In primis l'embargo russo, i cui effetti non saranno certo positivi, ma anche l'andamento di altri frutti di stagione alto-vendenti come pere, uva e soprattutto mele, le cui quotazioni sono sensibilmente più basse dell'anno scorso, e che potrebbero calmierare anche le quotazioni degli agrumi."

"Ad ogni modo, il nostro gruppo continuerà con il processo di segmentazione dell'offerta avviata alcuni anni fa - continua Eleuteri - Oltre alle linee IGP, abbiamo confermato 3 linee di confezionamento a marchio del distributore, una nostra nuova linea destinata esclusivamente ad una insegna distributiva italiana, e rafforzeremo maggiormente anche la nostra linea Premium DolceClementina, con la quale contiamo di crescere in Italia, ma soprattutto all'estero. In particolare in Germania, dove una delle maggiori insegne distributive ha inserito stabilmente questa nostra linea nel proprio assortimento."

Nello specifico del Mandared, su cui si è investito molto e di cui quest'anno si avrà la prima produzione rappresentativa (circa 100 ton), l'AOP ha cercato di studiare "un nome, un cognome e un vestito" che gli calzassero a pennello: DolceMandarò, presentato già a Fruit Logistica 2014. "I primi segnali sono stati molto positivi e si attendono risultati più concreti."


Nome, cognome e vestito del Mandared: DolceMandarò!

Concludendo, il direttore commerciale afferma: "Per ciò che riguarda i quantitativi di questa campagna, dovremmo movimentare circa 6.000 tonnellate di clementine e 2.000 ton di arance del gruppo Navel. Il 90% della produzione è destinato alla Grande distribuzione italiana (70%) ed estera (30%)."

Per maggiori informazioni:
Giuseppe Panetta
Azienda Panetta Giuseppe
Cell.: (+39) 335 6496354
Email: roccavetere@tiscali.it

AOP Armonia
Email: info@aoparmonia.it
Web: www.aoparmonia.it