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L'agricoltura e' il solo settore che fa segnare una crescita del Pil

"L'agricoltura è il solo settore che fa segnare una crescita del Pil ad un tasso dello 0,6 per cento che è il doppio di quello registrato con il vecchio sistema di calcolo." È il commento del presidente e del direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni, in riferimento all'adeguamento dell'Istat alle nuovo normative europee per la definizione del Pil in Italia.

Nel ricalcolo del Pil entra così finalmente anche l'economia "buona" e sostenibile, con il valore aggiunto prodotto dalle nuove attività emergenti nelle aziende agricole come la produzione di energie rinnovabili (fotovoltaico e biomasse), le fattorie didattiche, gli agriasili, le attività ricreative come la cura dell'orto e i corsi di cucina in campagna, l'agricoltura sociale per l'inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, le vendite dirette anche nei mercati degli agricoltori, la sistemazione di parchi, giardini, strade e la cura del paesaggio.



"Anche le nuove stime relative al settore agricolo hanno quindi contribuito all'aumento generale grazie alla determinazione con maggiore precisione del valore delle differenti attività connesse alla multifunzionalità agricola" affermano Paravidino e Moroni in riferimento ai nuovi elementi introdotti dall'Istat per il ricalcolo del prodotto interno lordo. Si è così notevolmente migliorata la stima delle produzioni secondarie e connesse del settore agricolo, che ha portato a una rivalutazione del valore aggiunto del settore pari al 7,5%, con un impatto positivo sul Pil di 0,1 punti percentuali.

Un risultato reso possibile grazie alla legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l'attività d'impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali.

Gli imprenditori agricoli oggi si possono occupare di attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla loro vendita in azienda o nei mercati degli agricoltori, ma anche della fornitura di servizi alla pubblica amministrazione come i contratti realizzati da molti comuni per la cura del verde pubblico che spesso viene affidata agli agricoltori.
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