Risultato dell'attività di breeding realizzata da Lorenzo Rivalta presso il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura - Unità di ricerca per la Frutticoltura (CRA-FRF) di Forlì, Bohème anticipa di quasi un mese la raccolta della William.

"In azienda - spiega Giuliano Marocchi (nella foto sopra) - raccogliamo Boheme in un campo sperimentale di 9 anni e in un impianto più recente, di 5 anni di età. Procediamo come con la William, effettuando tre stacchi, distanziati di 6-7 giorni l'uno dall'altro, dei calibri superiori a 60".

"L'entrata in produzione è rapida e, una volta compresa la tecnica di potatura più idonea, la resa risulta interessante, superiore di un 15-20% alla William, tanto che quest'anno è stato necessario un diradamento manuale".
"Il frutto, di pezzatura medio-grossa e costante, ricorda molto William - prosegue Marocchi - Il colore di fondo è verde chiaro-giallo con leggera rugginosità nella cavità calicina. La polpa è bianca, fine, fondente, di buon sapore e aroma. I frutti si possono consumare già alla raccolta. La conservazione non supera i due mesi".

Il campo sperimentale con le varietà Boheme e Falstaff.
L'azienda di Massimo Marocchi coltiva esclusivamente pero. Bohème apre la stagione che proseguirà tra 10-15 giorni con Carmen, quindi Santa Maria verso il 28 luglio, per poi continuare con William, Conference, Abate, Kaiser e Falstaff, anch'essa coltivata in prova. La produzione viene conferita alla Coferasta di San Martino di Ferrara.
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