"I prezzi ad oggi non sono in linea con quelli della campagna 2013, si viaggia infatti con una riduzione media di circa il 20%; stiamo comunque superando il momento attuale senza gravi perdite, grazie all'ottima qualità del prodotto che richiama la domanda. La campagna prosegue e siamo fiduciosi, nonostante la disponibilità di prodotto sia in aumento, che la media dei prossimi mesi possa risultare migliore rispetto a quella registrata nello stesso periodo dello scorso anno."

Peperone Lapillo.
A detta dei responsabili aziendali, la maggiore competizione nazionale che si avverte sul mercato è quella siciliana, anche se le produzioni sono ormai a fine ciclo, per cui risulta ben distinguibile la qualità del prodotto; dall'estero, invece, il principale paese competitor per la produzione di peperone in questo periodo rimane la Spagna.
L'azienda è socia dell'organizzazione di produttori Alma Seges di Eboli, per cui gran parte della produzione viene destinata alla OP, mentre la rimanente è destinata a piattaforme di trasformazione della zona. "In entrambi i casi, la destinazione finale del prodotto è la grande distribuzione nazionale."
Difficoltà produttive
Secondo il tecnico aziendale, le maggiori difficoltà produttive nel ciclo primaverile-estivo del peperone nella zona della Piana del Sele sono legate essenzialmente a problematiche fitosanitarie.
"Tra queste la più importante è sicuramente la cancrena pedale del peperone, determinata dal fungo Phytophthora Capsici, soprattutto dopo il divieto dell'uso di alcuni fumiganti (cloropicrina e 1,3-dicloropropene) che garantivano un'ottima copertura durante tutto il ciclo produttivo. Oggi si cerca di tamponare mediante l'utilizzo di Metam – Na o Metam – K anche se i risultati non sempre sono eccellenti. Altro problema è la virosi, anche se fortunatamente nella nostra azienda, non avendo una forte presenza di tripide (insetto vettore infetto), tramite l'utilizzo del predatore naturale Orius, riusciamo a contenere e controllare la popolazione del vettore."

"Infine, quest'anno, come in diverse zone della Piana, abbiamo notato qualche piccolo problema legato alla presenza di nematodi; per fortuna tale presenza è al momento bassa e ha determinato solo limitate carenze nutrizionali, senza pregiudicare la produzione. Un cenno va fatto anche ai funghi come Fusarium e Verticillium che sempre più vanno diffondendosi nei nostri terreni e che presto potrebbero diventare fattori limitanti anche nella produzione del peperone."
"Altre difficoltà invece sono legate all'andamento climatico che, mai come quest'anno, è stato piuttosto altalenante - soprattutto nei mesi di maggio e giugno - determinando alcuni sbandamenti vegetativi alle piante, difficilmente modificabili con le concimazioni."
Novità
"Proprio in merito al divieto di uso di alcuni fumiganti, nel 2014 stiamo effettuando prove di peperone innestato. Su circa 8.000 mq sono state inserite una serie di file costituite da più portainnesti e più varietà, in modo da poter valutare sia l'affinità produttiva tra nesto e portainnesto sia le eventuali resistenze (Phytophthora, nematodi) dei relativi portainnesti".
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