Si contano i danni nelle campagne devastate dal maltempo che con violenti temporali accompagnati da grandine e bombe d'acqua si è abbattuto a macchia di leopardo da nord a sud della nostra Penisola. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che la perturbazione ha già provocato decine di milioni di euro di perdite nelle campagne dall'Emilia alla Toscana, dal Lazio alla Campania fino in Puglia. Distrutti dal maltempo interi raccolti di frutta, verdura e ortaggi come il San Marzano e i pomodori del piennolo, abbattuti campi di mais, colpiti uliveti e vigneti anche pregiati, e devastate le serre con molti terreni allagati e l'impossibilità di iniziare la trebbiatura del grano pronto alla raccolta.
Puglia
"Il maltempo non dà tregua – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – e l'imperversare di acqua e grandine sta ritardando la stessa verifica e la conta dei danni in campagna. Nei comuni di Guagnano, Salice Salentino, Campi Salentina, Carmiano e Arnesano si registrano danni molto gravi con distruzione fino al 100% dei grappoli di uva da vino nei vigneti in piena produzione. Le campagne sono state letteralmente invase dalle acque, con pesanti ripercussioni sui vigneti e sugli uliveti. Nel comprensorio dei comuni di San Pietro in Lama, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, Lequile e Cavallino le colture maggiormente danneggiate (anche qui con punte del 100%) sono state le ortive in pieno campo (zucchina, melanzana, ecc.)."
Barese: chicchi di grandine grandi quasi come pesche
Il resoconto di quanto sta accadendo negli ultimi giorni in Puglia è drammatico, dove alluvioni, piogge incessanti, grandinate e forti raffiche di vento hanno duramente colpito il settore agricolo in particolare nelle province di Lecce, Foggia e Bari. Nelle scorse ore tra Acquaviva, Sammichele e Casamassima ulivi e vigneti da vino in fiore sono stati piegati sotto il peso di grandine, vento e piogge incessanti. Anche le campagne del tarantino sono sott'acqua.
"Nel Nord barese, nel triangolo tra Andria, Canosa e Corato chicchi di grandine di straordinaria dimensione – spiega Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – hanno danneggiato albicoccheti, pescheti e alberi di cachi. Sott’acqua le piantine di pomodoro appena impiantate e gli ortaggi estivi. Stiamo chiedendo la dichiarazione di stato di calamità naturale per tutte le province colpite, perché si stanno verificando eventi calamitosi di eccezionale gravità che necessitano di risposte concrete quanto tempestive."
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Tempesta di grandine a Bari, 17 giugno 2014.
Un produttore di Rutigliano (BA) ha così dichiarato a FreshPlaza: "Le zone colpite duramente sono state Noicattaro, Torre a Mare, Triggiano, Capurso e Bari. A Torre a Mare, la grandine di dimensioni notevoli ha arrecato danni ai frutti che sporgevano fuori dalle reti antigrandine. Si parla anche di teloni lacerati dalla violenza dagli eventi grandinigeni, di gente che è ricorsa a cure mediche dopo essere stata colpita dai chicchi di grandine e di vetri di parabrezza sfondati."
"Dopo un giro di perlustrazione per le mie aziende, posso affermare che la zona più colpita dal temporale del pomeriggio (18 giugno 2014, NdR) è stata Rutigliano. Non si registrano danni ingenti sui vigneti coperti con rete e plastica, almeno per quanto mi riguarda. Siamo preoccupati per la grande quantità di acqua caduta che potrebbe scatenare la peronospora e, non potendo entrare nei terreni per trattare, la preoccupazione aumenta. Qui continua a piovere forte!".
Un produttore di Monopoli (BA) parla di qualche acquazzone nella sua zona. "Le aree dove coltiviamo uva e pesche sono però sotto bombardamento, tra pioggia, grandine e venti. Nella zona di Torre a Mare, nei pressi di Bari, in cui è concentrata molta uva primizia, si è registrata una grandinata epocale. E' previsto un peggioramento nelle prossime ore, quindi la conta dei danni è difficile da effettuare al momento."
Campania
"Subito in campo tutte le misure di sostegno agli agricoltori colpiti dall'eccezionale maltempo." E' questa la richiesta lanciata dal presidente di Confagricoltura Campania Michele Pannullo sull'emergenza maltempo che ha sconvolto l'intera regione.
"I danni alle coltivazioni e alle produzione di pregio, specie lungo tutta la fascia costiera, hanno irrimediabilmente compromesso eccellenze conosciute in tutto il mondo come il Pomodorino del Piennolo e il San Marzano, i vigneti dove si produce il Lacryma Christi e le produzioni ortofrutticole prossime alla raccolta. Quello che poi preoccupa di più, è la ricaduta occupazionale che tale disastro provocherà nel breve e medio periodo."
"Chiediamo agli uffici regionali – conclude Pannullo – una rapida rilevazione dei danni per evitare la corsa a chi la spara più grossa dando cifre poco realistiche. Proponiamo infine la messa in campo di tutte le azioni a difesa degli agricoltori duramente colpiti, in primis l'attivazione per il riconoscimento dello stato di calamità e le misure di sostegno al mancato reddito."
Sono andati sott'acqua seminativi e ortive come peperoni, melanzane e pomodori, vigneti e circa l'80% delle coltivazioni di noci e nocciole. Gravi danni anche nel litorale domizio e nell'alto Casertano, dove una violenta grandinata ha danneggiato fino al 50% i frutteti a ciliegie, pesche, nettarine e susine. Situazione difficile anche nell'avellinese, in Alta Irpinia e nell'Arianese, dove i danni all'agricoltura sono al momento ingenti.
"E' ancora presto per fare un bilancio dell'ondata di maltempo - sottolinea nella nota il direttore regionale di Coldiretti, Simone Ciampoli - ma le prime notizie che ci arrivano dai territori sono preoccupanti. Questi forti temporali di giugno danneggiano i campi in un periodo delicato per le coltivazioni e mettono a rischio il prosieguo della stagione."