Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

La Puglia alla ricerca delle vecchie varieta' di mandorlo: chi partecipa alla caccia al tesoro?

"Agatuccia", "Cacciola", "Frascuta", "Montuori", "Tonda Acquaviva" sono solo alcune delle antiche varietà di mandorlo pugliesi soggette ad erosione genetica e quindi da ricercare per evitare la completa estinzione. Per implementare questa ricerca è fondamentale sensibilizzare non solo l'agricoltore ma il singolo cittadino pugliese e renderlo soggetto attivo in questa "caccia al tesoro". Chiunque, infatti, può custodire le conoscenze sugli aspetti storici, ambientali, agronomici e culturali, sugli utilizzi non alimentari, sulle preparazioni alimentari, sulle economie locali legate alle varietà di mandorlo di un tempo; conoscenze, in genere, tramandate solitamente di generazione in generazione.

Per info e/o segnalazioni delle antiche varietà di mandorlo pugliesi di cui si è a conoscenza contattare lilianagaeta@entecra.it o pasquale.losciale@entecra.it

Mandorlo e biodiversità
La coltivazione del mandorlo nel passato ha avuto un ruolo fondamentale nell'economia agricola dell'Italia meridionale ed in particolare della Puglia, culla di origine di molte varietà. Le sfavorevoli condizioni di mercato, una tecnica colturale non adeguata, mandorleti non specializzati, hanno contribuito al decadimento della mandorlicoltura italiana, tanto più di quella pugliese, con grave rischio di erosione genetica del patrimonio varietale selezionatosi nel tempo.

La diminuzione di biodiversità comporta inevitabilmente un minor numero di geni disponibili, e quindi ad una minore variabilità, che genera spesso una maggiore vulnerabilità alle avversità nonché ai cambiamenti climatici in atto. Lo scopo fondamentale del mantenimento delle biodiversità, oggi, deve essere quello di conservare sufficiente variabilità, al fine di assicurarsi che il suo potenziale genetico possa essere utilizzato per il futuro.

Pertanto, essendo la tutela della biodiversità non una necessità "nostalgica" bensì una necessità reale, è tutt'ora in corso il progetto integrato "Recupero del Germoplasma Frutticolo Pugliese" finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale Puglia 2007-2013 (Misura 214 – Azione 4 sub-azione a – "Progetti Integrati per la Biodiversità").

Il progetto Re.Ge.Fru.P. mira:
  1. al coinvolgimento di aziende custodi dell'agrobiodiversità, al fine di favorire forme di agricoltura sostenibile orientate ad evitare l'abbandono e la marginalizzazione di aree agricole,
  2. a mantenere il presidio del territorio,
  3. a rivitalizzare le aree rurali,
  4. a caratterizzarle con specifici prodotti tipici.
Per info e/o segnalazioni delle antiche varietà di mandorlo pugliesi di cui si è a conoscenza contattare lilianagaeta@entecra.it o pasquale.losciale@entecra.it

Contatti:
Pasquale Losciale
CRA-SCA
Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura - Unità di Ricerca per i Sistemi Colturali degli ambienti caldo-aridi
Via Celso Ulpiani, 5
70125 Bari
Tel.: (+39) 080 5475036
Fax: (+39) 080 5475023
Skype: pasqualel
Email: pasquale.losciale@entecra.it
Data di pubblicazione: