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Carciocacio, il primo formaggio da caglio vegetale ricavato dal carciofo

Si chiama Carciocacio il primo formaggio ottenuto con un caglio vegetale ricavato dal carciofo autoctono della Basilicata, il "Bianco di Pertosa". Ad averlo appena brevettato è l'Unità di ricerca per la Zootecnia Estensiva del CRA, Centro di Ricerca in Agricoltura, a Muro Lucano in provincia di Potenza, che da anni studia le proprietà coagulanti di alcune specie vegetali per trovare un'alternativa al caglio animale o microbico partendo da prodotti autoctoni. Il tutto con un occhio attento al mercato.



"Il Carciocacio - spiega Salvatore Claps, direttore dell'Unità di ricerca - si differenzia rispetto ad altri formaggi a caglio vegetale, per l'uso di un estratto ottenuto da piante orticole facilmente coltivabili e per una maggiore stabilità della struttura nel tempo, dovuta alla natura degli enzimi tipici della varietà del carciofo utilizzato". Un coagulante versatile, spiega il ricercatore, che consente la produzione, a livello industriale e artigianale e con latte di diverse specie, di vari prodotti caseari nuovi da un punto di vista organolettico e fruibili anche da quei consumatori che cercano formaggi ottenuti senza caglio di origine animale.

Oltre al caglio ottenuto dal carciofo arricchito naturalmente con acidi grassi della serie omega-3, acido linoleico e antiossidanti, il CRA ha pensato anche all'alimentazione degli animali, coltivando essenze foraggere e integrazioni in grado di aumentarne il valore nutrizionale.

Quanto alla commercializzazione del formaggio, si stanno prendendo accordi con varie aziende e tutto lascia ben sperare per un rapido debutto sul mercato. Un formaggio che farà bene anche al sistema economico, visto che è allo studio la costituzione di uno consorzio per poterlo produrre.
Data di pubblicazione:

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