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L'abbondante fornitura di Francia e Italia mette sotto pressione le mele spagnole

In un mercato generalmente caratterizzato da apatia quando si parla di consumi, "i prezzi delle mele sono riusciti a mantenersi su livelli ragionevoli, lo scorso anno, per via di una fornitura ridotta. Anche questa stagione è cominciata con prezzi buoni, tuttavia, a causa del continuo aumento dei volumi prodotti da Francia e Italia, il mercato è sottoposto a maggiore pressione e i prezzi sono diminuiti, specialmente per i calibri più piccoli". Lo ha spiegato Alex Creixell, manager della società catalana Costa Brava Fruticultors.



La produzione di mele in Spagna è molto stabile e localizzata: Catalogna e Aragona sono le principali zone di produzione, visto che si tratta di un frutto che richiede basse temperature in inverno e moderatamente calde durante l'estate per poter raggiungere i giusti standard di qualità.



Primo produttore europeo di mele è la Polonia che però destina le sue mele all'est Europa, non risultando ancora del tutto conformi agli standard richiesti in Europa occidentale. Di conseguenza, i principali concorrenti delle mele della Catalogna sono Francia e Italia. "L'Italia è fortemente interessata al mercato spagnolo e, anche se le nostre mele hanno un ottimo sapore, il prodotto italiano ha un aspetto più attraente", sostiene Creixell.



Nelle piantagioni localizzate a Girona, Costa Brava Fruticultors è specializzata nella coltivazione e commercializzazione di mele, raggiungendo circa 26.000 tonnellate l'anno. La raccolta comincia ad agosto con le cultivar Gala e Red Delicious, per continuare, ai primi di settembre, con le Golden e le Fuji, quindi, ai primi di ottobre, con le Granny Smith, per poi concludersi, a fine ottobre, con le Pink Lady®. La frutta può essere conservata e commercializzata per tutto l'anno grazie all'utilizzo di apposite sale refrigerate.



Nel 2002, Costa Brava Fruticultors ha introdotto la Pink Lady®, una delle varietà club più famose. "Il vantaggio principale delle varietà club è che, oltre alla riconoscibilità, sono sostenute da ottime strategie di marketing, sia nei canali di vendita che sui media, cosa che assicura valore aggiunto. Credo che queste varietà potranno svilupparsi ancora molto sul mercato, anche se sarà difficile riuscire a raggiungere il successo di Pink Lady® e delle sue caratteristiche gustative".



Con i marchi Costa Brava e Giropoma, Costa Brava Fruticultors destina il 70% della sua produzione al mercato interno, mentre il restante 30% viene spedito in container verso Regno Unito, Golfo Persico e America Centrale. "Mercati - conclude Creixell - dove la richiesta sta gradualmente aumentando e dove si registra una crescita economica, cosa che genera prezzi sempre più interessanti".

Per maggiori informazioni:
Alex Creixell
Costa Brava Fruticultors S.L.

Ctra. Torroella de Montgrí a Verges Km. 1,2
Ullà (Girona) - Spagna
Tel.: +34 972 755 025
Email: [email protected]
Web: www.costabrava.coop

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione:

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