La maggior parte delle persone sa che il continente africano è abbastanza grande. Ma quali sono le sue misure reali? L'Africa è il terzo continente dopo Asia e America, per estensione del territorio. L'infografica qui sotto, realizzata da Kai Krause, utilizza alcuni dei più grandi paesi del mondo e anche tutta l'Europa orientale come pezzi di un puzzle all'interno del grande continente africano.
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Come riportato dal sito fondazioni4africa.pbworks.com, negli ultimi 30-40 anni si è assistito ad un importante aumento della superficie delle terre coltivate, che ha interessato molte aree delle regioni costiere e della Savana; c'è anche stato un massiccio spostamento di agricoltori da zone densamente popolate a zone meno popolate, alla ricerca di nuove terre. Questo fenomeno ha diverse origini: anzitutto un'importante crescita demografica che ha comportato l'aumento della popolazione agricola dal 2% al 3% annuo, con una conseguente crescita delle terre coltivate.
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La panoramica della vegetazione mondiale presentata dalla NASA (foto sopra) descrive chiaramente la differenza pastorale tra il nord e il sud dell'Africa. E' evidente che ci siano delle opportunità per l'agricoltura, allo scopo di ridurre la povertà e poter crescere in altri settori.
Secondo il sito voyagesphotosmanu.com, l'agricoltura orientata al mercato è diffusa in tutto il continente africano. Si producono derrate alimentari per i mercati urbani locali, mentre chiodi di garofano, caffè, ananas, cotone, cacao, zucchero, tè, mais, caucciù, agave, arachidi, olio di palma e tabacco sono fra i prodotti agricoli da sempre destinati all'esportazione e all'industria.
Negli ultimi vent'anni si è assistito a un significativo sviluppo della coltivazione di nuovi prodotti per i mercati occidentali, soprattutto europei: fagiolini, agrumi, rose e altri fiori, kiwi. Nell'Africa orientale e meridionale estese piantagioni e tenute agricole, spesso di proprietà di società straniere o europee, sono sfruttate per la coltivazione di agrumi, tabacco, tè e altri prodotti destinati all'esportazione.
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Per quanto riguarda la crisi idrica globale, il World Resource Institute ha messo a disposizione uno strumento di mappatura chiamato "Aqueduct" al fine di aiutare aziende, investitori, governi e opinione pubblica a comprendere lo stress idrico globale e i relativi rischi. Come mostra la mappa sopra, mentre non c'è alcuna possibilità per l'agricoltura nell'Africa sub-sahariana, il Nord Africa e alcune aree del Sudafrica sono ad alto rischio di carenza idrica.
Per maggiori informazioni e approfondimenti: www.one.org/us/2014/03/13/8-maps-that-will-change-the-way-you-look-at-africa