"Ritengo che da guerre di questo tipo nessuno esca vincitore. Le catene vedono i loro margini assottigliarsi sempre più e i consumatori - i quali in ultima analisi sono più interessati a prodotti di qualità che non alla ricerca ossessiva del prezzo più basso (a scapito della qualità) - devono accontentarsi di prodotti mediocri." Questo il commento rilasciato a FreshPlaza da Paolo Prudenziati, Senior Vice President of South, Trading and Emerging Markets Chiquita Europe, il quale ha precisato: "Grazie al nostro posizionamento 'premium' siamo toccati solo marginalmente da questo fenomeno, per fortuna."
Paolo Prudenziati.
Le banane a marca Chiquita riescono a collocarsi in una fascia premiante di prezzo anche grazie a modelli di business d'eccellenza, che guardano tanto alla qualità, quanto alla sostenibilità sociale ed ambientale.

"In alcuni Paesi siamo presenti con banane da agricoltura biologica a marca Chiquita, mentre dal punto di vista della responsabilità d'impresa siamo tuttora l'unica impresa americana ad aver siglato un accordo quadro con COLSIBA, la principale organizzazione sindacale del settore bananiero. Da qui nascono vincoli tangibili per la azienda, che si impegna a garantire ai lavoratori una retribuzione adeguata, il rispetto dei loro diritti e ad applicare tutte le misure necessarie a tutelarne salute e sicurezza."
"Inoltre, dal 2004, il 100% delle nostre divisioni produttive in America Latina è certificato SA8000 e i principi di questo standard sono stati integrati nel nostro codice di condotta. Infine, tutte le nostre aziende agricole di proprietà soddisfano i requisiti richiesti dallo standard di Rainforest Alliance, ONG con cui collaboriamo dal 1992 nella definizione di un protocollo produttivo basato sulla sostenibilità."
La geografia delle origini di approvvigionamento delle banane Chiquita è concentrata nei Paesi del Centro e Sud America, fra cui: Costa Rica, Panama, Ecuador, Honduras, Guatemala e Perù. Prudenziati osserva: "Dall'entrata in vigore degli accordi tariffari con l'Unione Europea, non è cambiato quasi nulla lungo la nostra catena degli approvvigionamenti." Ad oggi, Chiquita non importa banane dal continente africano.
Dal punto di vista logistico, sono diversi i porti europei in cui sbarcano i frutti. I più importanti sono Bremnhaven (Germania), Anversa (Belgio), Sheerness (Regno Unito), Helsingborg (Svezia), San Pietroburgo (Russia), Gdinia (Polonia), Tarragona (Spagna), Aegeon (Grecia). A questi se ne aggiungono altri minori, dislocati nel Mediterraneo.
"In Italia, i nostri principali scali sono invece Vado, Civitavecchia e Salerno", conclude Paolo Prudenziati.
A seguito della fusione che darà corpo alla nuova compagnia multinazionale ChiquitaFyffes (cfr. FreshPlaza del 10/03/2014), la FAO ha calcolato che tale compagine rappresenterà l'indiscusso leader di mercato nell'industria delle banane, con una percentuale di controllo del 18,7% sulle esportazioni globali.