
Durante l'incontro, cui hanno partecipato 60 rappresentanti delle principali organizzazioni professionali e degli organismi di rappresentanza degli operatori del settore dei tre Paesi, è stato fatto il punto sulla situazione di mercato di alcuni importanti prodotti ortofrutticoli - mele, pere, fragole, aglio, pomodoro, pesche e nettarine - sulle problematiche attinenti all'applicazione e all'armonizzazione della normativa fitosanitaria, nonché sull'avvio della nuova OCM-organizzazione comune di mercato del settore ortofrutticolo e sui suoi possibili sviluppi.
La situazione del mercato tradizionale, analizzata in precedenza dai rispettivi Gruppi di contatto, ha mostrato nel 2013 una situazione complessa per il pomodoro in un contesto di concorrenza e pressione sui prezzi, mentre le altre produzioni sono state condizionate dalle anomale condizioni meteo che hanno causato ritardi e problemi di qualità.
Per quanto riguarda il 2014, le Istituzioni e gli operatori restano mobilitati per un monitoraggio attento del'’attuale campagna di pesche e nettarine che dovrebbe iniziare in Spagna con le varietà precoci e per le quali le previsioni di raccolta sono nella norma.
I Gruppi di contatto Pomodoro e Fragola hanno discusso sulle modifiche proposte dalla Commissione europea in materia di organizzazione comune del mercato unico e questioni fitosanitarie.
E' stato anche espresso il desiderio di creare un gruppo di contatto per gli agrumi.
Per quanto riguarda nello specifico la filiera dell'aglio, il Gruppo di contatto ha già tenuto una riunione con i rappresentanti dei tre paesi, che ha concordato alcune proposte da sottoporre al Consiglio, quali: posticipare l'entrata in vigore del nuovo contingente tariffario di 12.375 ton di aglio cinese (previsto all'inizio della stagione 2014/15, con esonero dal dazio di 1.200 euro/ton) fino a quando le condizioni di mercato non saranno meno sfavorevoli; rinegoziare in ambito GATT (articolo XXXIII) lo stesso dazio di 1.200 euro/ton che grava sulle importazioni fuori contingente; riconsiderare la compensazione del contingente d'importazione di aglio del 21% rispetto a una crescita della popolazione dell'Unione del 6%; promuovere incontri a Bruxelles con la Commissione (Agricoltura e Commercio); richiedere appropriata relazione giuridica sulla possibile elusione della legge nel calcolo dell'estensione del contingente.Piena soddisfazione ha manifestato il presidente dell'Organismo interprofessionale Ortofrutta Italia, Nazario Battelli, il quale ha dichiarato a FreshPlaza: "Positivo l'insediamento del neo-coordinatore del Comitato Aglio, Francesco Rastelli, che ha partecipato in modo propositivo al Gruppo di Contatto misto, in linea con il gioco di squadra che il Ministero voleva."
"Ricordo – ha aggiunto Battelli - l'importanza di questi Tavoli di lavoro che, in un momento di complesso allargamento comunitario, continuano a fare il punto sull'ortofrutta mediterranea. Un messaggio preciso in senso europeista, a difesa del prodotto e dei produttori dell'Unione europea. Nel pomeriggio è proseguito l'incontro con le Interprofessioni di Francia e Spagna in cui è stata ribadita la necessità di un coordinamento degli organismi interprofessionali in sede comunitaria."
Il secondo punto all'ordine del giorno ha prodotto un approfondito dibattito sulla riforma della PAC 2014-2020 e sulle disposizioni dell'OCM unica.
I tre principali Paesi produttori ortofrutticoli europei si sono dimostrati fortemente coesi nel ribadire la loro contrarietà, nella futura riforma dell'Ocm Ortofrutta, ad ogni ipotesi di riduzione dell'attuale sostegno comunitario ai Paesi mediterranei, quale conseguenza di una eventuale destinazione del budget di spesa allo sviluppo di nuove OP nei paesi in cui è più basso il livello di aggregazione.
In vista dell'insediamento, il prossimo autunno, del nuovo Commissario europeo all'Agricoltura, i tre Paesi dovrebbero preparare un nuovo documento congiunto che descriva nel dettaglio le principali aspettative per un rafforzamento del dispositivo esistente.
Altra questione strategica oggetto di discussione nel summit di ieri è stata quella legata ai prodotti fitosanitari. E' stato deciso di attivare un coordinamento dei tre principali Paesi produttori per la prevenzione e gestione delle emergenze fitosanitarie.
"Negli ultimi anni – ha spiegato Davide Vernocchi a nome dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Settore ortofrutticolo – alla luce dei cambiamenti climatici e delle restrizioni al numero dei principi attivi utilizzabili imposte dalla UE, sono esplose diverse emergenze fitosanitarie - quali colpo di fuoco batterico del pero, batteriosi del kiwi, nematodi, moscerino della frutta, conservazione di drupacee e pomacee - che rendono assolutamente indispensabile l'avvio di uno stretto coordinamento e di una migliore armonizzazione delle decisioni tra i tre Paesi, anche in considerazione delle problematiche di carattere commerciale connesse all'insorgere di tali patologie."
Inoltre, il dispositivo per lo scambio di informazioni di mercato istituito per consentire ai tre paesi il controllo settimanale dei prodotti chiave è diventato operativo quest'anno e trasferito ai partecipanti del comitato.
Per quanto riguarda il citrus black spot (CBS), la malattia degli agrumi che proviene dal Sudafrica, il livello di preoccupazione resta alto. Proprio oggi, alla Commissione UE, sarà messa ai voti una proposta che di fatto impedisce di bloccare le importazioni anche dopo che sia stato rilevato un certo numero di intercettazioni positive di agrumi contaminati (risultano 34 i casi accertati nel 2013). Le Amministrazioni di Italia, Francia e Spagna hanno ribadito compatte il loro voto contrario su tale proposta e anche la loro posizione favorevole alla creazione di una lista di Paesi terzi da cui potranno essere importati materiali vegetali senza rischio di presenza di organismi nocivi, come proposto di recente in alcuni emendamenti del Parlamento Europeo.