Proprio per le sue particolari caratteristiche, il melone retato di Pachino negli anni '90 era molto pregiato, ma l'assenza di una strategia che lo tutelasse - con l'incremento di superfici a melone in areali più competitivi a livello di costi di produzione, ma a discapito della qualità - ha comportato un crollo degli investimenti perché non più remunerativi per i produttori, anche a fronte di una minor domanda del consumatore, "distratto" dalle stesse varietà ottenute in altre zone produttive.
La ditta Sapori di Sicilia, già da alcuni anni, ha avviato un progetto di rilancio del melone di Pachino di alta qualità, prima di tutto individuando le varietà più idonee e le zone più vocate, quindi utilizzando una tecnica colturale il più naturale possibile, che prevede l'impiego della varietà Rotary per le raccolte precocissime e della Sienne successivamente.
"Le varietà che hanno portato al grande successo degli anni '90 - dice a FreshPlaza Angelo Agnello, responsabile commerciale della Sapori di Sicilia - erano Charantais e, oggi, con la varietà Sienne stiamo tornando all'elevata qualità, anche grazie a un progetto che ha limitato la vendita di questa cultivar ad altri paesi, nostri diretti concorrenti. Non solo, adottando una tecnica di produzione molto curata, che si avvale di api per l'impollinazione naturale, ed evitando l'uso di prodotti chimici per spingere le pezzature, oggi offriamo a chi acquista la garanzia di un prodotto di gusto elevato, naturale e sano dal punto di vista salutistico".
Sienne si caratterizza per buccia sottile e colore della polpa intenso.
Sapori di Sicilia opera su una superficie totale di circa 100 ettari suddivisi tra meloni (60 ha), ciliegino Igp (20 ha) e angurie e mini angurie (20 ha). Per questa stagione prevede di raccogliere 4.000 tonnellate di melone (dal 10 marzo al 20 giugno circa), 3.500 ton di ciliegino nei 12 mesi.
Il prodotto viene inviato alla Grande distribuzione organizzata e ai mercati all'ingrosso sia italiani che esteri.
"Vi sono reali possibilità di poter rilanciare il melone di Pachino - prosegue il responsabile commerciale - in quanto le superfici coltivabili in questa area costituirebbero la nicchia ideale per servire la fascia alta dei consumatori che richiedono un melone di gusto elevato e costante. I produttori di Pachino dovrebbero però istituire un tavolo tecnico per condividere le basi di questo rilancio, definendo le linee guida del progetto, un discorso estendibile tutte le specialità che si producono qui".
"Non possiamo più procedere individualmente e senza una strategia comune - conclude Agnello - Il nostro auspicio è che i produttori di Pachino prendano coscienza che, dandoci una strategia comune e facendo massa critica con le nostre specialità, Pachino potrà avere un futuro sempre più importante nello scenario delle primizie da serra".
Contatti:
Sapori di Sicilia
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Noto (SR)
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Sebastiano Agnello, responsabile produzione
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