A stilare per FreshPlaza questo originale resoconto del Convegno "Organizzazione e marketing innovativi per la valorizzazione della filiera cinaricola" è Roberto Piazza, direttore di Fedagromercati Acmo Bologna e tra i relatori della giornata.

L'intervento di Roberto Piazza. Alle sue spalle si riconoscono l'On. Giovanni La Via, Vladimiro Ingretolli e Marco Conti dei Supermercati Elite di Roma - Gruppo Selex e lo chef Roberto Franzin dell'Associazione cuochi di Roma.
"I soci della cooperativa - continua Piazza - sanificano con acqua ozonizzata le partite spedite sia alla distribuzione tradizionale che alla Gdo. In questa maniera, allungano la vita e la freschezza dei capolini ed eliminano gli attacchi parassitari nella maniera più naturale possibile. Ma la Coop. Violetto Ramacchese non si ferma qui; in collaborazione con i ricercatori dell'Università di Catania, conduce campi sperimentali in cui osservare nuove varietà o ibridi di carciofo per mantenersi sempre aggiornati relativamente a ciò che può procurare la maggiore soddisfazione del consumatore".
La relazione di Roberto Piazza ha riguardato le nuove frontiere del marketing agroalimentare, i nuovi principi di "qualità percepita" e le innovazioni da portare sulla filiera dei servizi senza stravolgere le buone tradizioni culturali tipiche del territorio di provenienza.

"Con qualità percepita - spiega Piazza - si intendono alcuni prerequisiti - come fresco, bello, buono e sano - ma anche massa critica, tempi lunghi di presenza sul mercato e, quindi, varietà precoci, normali e tardive. E' poi importante trasferire al consumatore le immagini del territorio di produzione, la certificazione dell'azienda agricola produttrice e del prodotto (ad es. a lotta integrata). Infine prestare attenzione alla comunicazione e al pakaging, gradevole e allettante".
L'onorevole Giovanni La Via è intervenuto nell'occasione, condividendo il percorso suggerito da Piazza e garantendo la massima attenzione, oltre che del mondo scientifico, anche del mondo politico, alle problematiche delle zone produttive più avanzate, che la nuova PAC-Politica agricola comunitaria non dovrà deludere o eludere.
La produzione complessiva del comprensorio Calatino è di svariati milioni di capolini su alcune centinaia di ettari a coltura specializzata.