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"Resoconto convegno Agriges "Innovazione e qualita' per una viticoltura eco-sostenibile"

Presso la suggestiva sede dell'azienda agricola Bagliesi, Agriges srl ha tenuto un convegno tecnico informativo dal titolo "Innovazione e qualità per una viticoltura eco-sostenibile". Alla riunione erano presenti 160 partecipanti in qualità di tecnici e/o imprenditori delle più importanti aziende viticole dell'agrigentino (foto sotto).



A dirigere i lavori il Dr. Giuseppe Scrimali (foto sotto) il quale, tracciando il filo conduttore tra i diversi interventi, ha sottolineato la necessità di adottare delle buone pratiche agronomiche per ridurre la pressione dei patogeni radicali e aumentare così lo stato di benessere delle piante.



La scelta di sviluppare l'incontro presso la cantina dell'azienda agricola Bagliesi (foto sotto) è strategica, dal momento che la stessa rappresenta il luogo dove una buona gestione del vigneto, la specificità del territorio, la tradizione e l'innovazione trovano forma in prodotti di pregiato valore.



La giornata di lavori ha attraversato il problema della stanchezza nelle sue differenti sfaccettature: le cause che la determinano, le patologie che emergono in sua presenza e le soluzioni percorribili per la sua risoluzione.

Tutto è stato abbracciato dall'idea comune che il problema della stanchezza dei suoli abbia un'origine profonda e che solo attraverso un quadro di insieme si possa riuscire a scardinare le differenti cause che ne determinano l'insorgenza.

Nella relazione dal titolo "Problematiche da reimpianto e gestione agronomica del vigneto per contrastare il declino biologico", il Dr. Agr. Pietro Preziosa (nella foto sotto), ha sottolineato come un'approssimata gestione del suolo possa profondamente alterare l'equilibrio biologico dello stesso deprimendone la capacità produttiva.



Molto spesso, il ricorso a pratiche agronomiche troppo invasive (eccessive concimazioni minerali, eccessive lavorazioni, irrigazioni irrazionali, intensificazione colturale) possono comportare un forte impoverimento biologico del suolo, che viene privato così della intrinseca capacità di tollerare le alterazioni esterne.

Il Dr. Preziosa ha, inoltre, sottolineato che per approcciare ad una giusta e vincente strategia risolutiva è indispensabile che "il Tecnico faccia un anamnesi molto accurata del vigneto, molto prima dell'estirpazione, attraverso il suo diretto interlocutore (il viticoltore), al fine di conoscere in anteprima le diverse problematiche sviluppatesi sulla chioma, sul ceppo e/o sull'apparato radicale per una corretta diagnosi delle cause, che hanno indotto una riduzione notevole del ciclo vitale del vigneto e le diverse tecniche colturali che hanno potuto concorrere sul declino biologico del terreno."



Sulla base di un'analisi dettagliata delle caratteristiche fisico-chimiche e microbiologiche di alcuni terreni del comprensorio, tra le proposte agronomiche il Dr. Preziosa ha sottolineato l'importanza di restituire al suolo un buon contenuto di sostanza organica e una buona dotazione in microrganismi utili in grado di ripristinare ed aumentare la biodiversità del suolo stesso.

Al contempo, la necessità talora di ricorrere a degli interventi anche un po' drastici come l'aggiunta di scheletro al fine di migliorare la struttura del suolo e creare un ambiente sfavorevole allo sviluppo di alcuni fitopatogeni tellurici, e soprattutto il ricorso ad un periodo piuttosto lungo di riposo del terreno per eradicare i diversi patogeni.



La proposta AGRIGES
Il Dr. Salvatore Lombardo (nella foto sotto) ha sviluppato la relazione dal titolo "Stanchezza dei suoli: gestione dei parassiti tellurici", analizzando nel dettaglio alcuni dei principali patogeni responsabili delle problematiche dei vigneti. I nematodi, in particolare, sono temuti dal momento che al di là dei danni diretti (si stima che essi incidano per il 14% sulle perdite di produzione agricola mondiale), essi possono fungere da vettori per patologie di difficile risoluzione (es. complesso dell'arricciamento GFV).



Dopo un'attenta descrizione delle caratteristiche anatomiche e funzionali dei principali nematodi della vite (Meloidogyne spp, Xiphinema spp. e Pratylenchus spp.), l'attenzione è stata focalizzata soprattutto sulle alterazione provocate alle piante: ridotto sviluppo, scarsa fioritura, fallanze e mancato germogliamento, nanismo e ingiallimento, danni ai grappoli, oltre alla comparsa delle caratteristiche protuberanze sull'apparato radicale.



I nematodi, ha sottolineato il Dr. Lombardo, possono essere causa di danni (molto più gravi) indiretti, dal momento che attraverso le lesioni da essi provocati possono trovare facile accesso temuti fitopatogeni, quali il Cylindrocarpon spp. e l'Armillaria mellea.

"Il progressivo indebolimento e deperimento dei ceppi di vite può condurre anche alla morte prematura della pianta, con riduzione notevole del ciclo vitale del vigneto - ha dichiarato Lombardo - e la qualità della produzione risulta quindi compromessa: la resa della pianta può ridursi fino al 60-70%." Dinanzi a tali rischi è bene correre ai ripari mediante un'attenta strategia di intervento.

Da anni Agriges ha maturato la convinzione che, nel caso di suoli stanchi dove si sono create le condizioni ottimali per la proliferazione di indesiderati ospiti (fitopatogeni), sia necessario ripristinare il perduto equilibrio attraverso un'iniezione di microrganismi utili che stimolino con efficacia e tempestività la reazione endogena della pianta al fattore di stress.

Tale strategia parte da un formulato del tutto particolare RYCYNEEM, reso unico dalla tecnologia MICROZYM TRIO, che arricchisce il suolo in ceppi batterici del genere Thermoactinomyces spp., Pseudomonas spp. e Bacillus spp., tutti termo-resistenti e capaci di attaccare enzimaticamente le pregiate materie prime di origine vegetale presenti nel prodotto.

I complessi meccanismi di idrolisi enzimatica ed ossidazione, che avvengono rapidamente all'interno di ogni singolo pellet, portano le seguenti modificazioni nella porzione di terreno a diretto contatto:
  • incremento localizzato della temperatura del terreno, dove il pellet stesso funge da "Hot spot";
  • attacco enzimatico dei microrganismi nei confronti degli estratti vegetali contenuti in RYCYNEEM, appartenenti fra gli altri alla famiglia delle Brassicaceae. Tale mineralizzazione libera una categoria di molecole organiche volatili che diffondendosi nel volume di suolo limitrofo aumentano al vivibilità dello stesso per le piante;
  • colonizzazione del pellet e della porzione di terreno circostante da parte di un consorzio microbico stabile ed autosufficiente, costituito dai ceppi ivi inoculati grazie a RYCYNEEM. Tali ceppi sono anche capaci di colonizzare le radici e comportarsi da Plant Growth Promoting Rhizobacteria, stimolando la crescita della pianta e riducendo inevitabilmente lo spazio e le risorse a disposizione per i patogeni;
  • attacco microbico dei composti organici presenti nel pellet ed accelerazione del rilascio degli elementi nutritivi per la crescita delle colture.
Inoltre è da considerare il fatto che il RYCYNEEM è a tutti gli effetti un concime organico pellettato ammesso in Biologico, e come tale fornisce azoto organico, fosforo, zolfo, calcio e piccole quantità di micronutrienti.



I lavori sono andati avanti con l'intervento della Dott.ssa Marianna Pucci (nella foto sopra), che ha descritto gli sforzi profusi dall'azienda nell'individuazione di soluzioni innovative e di comprovata efficacia e che per la loro particolare natura, stanno trovando interessanti conferme anche in avanzati progetti di ricerca (BIOFECTOR Progetto Finanziato dal Settimo Programma Quadro che vede Agriges attivamente coinvolta in qualità del Partner 21).



La relazione sottolinea come Agriges, dalla collaborazione di rinomati centri di ricerca, abbia selezionato e formulato due linee di prodotti: linea REM e linea TRI-START nate allo scopo di contrastare i deleteri fenomeni di stanchezza, dovuti rispettivamente alla presenza di nematodi e funghi fitopatogeni.



Tali formulati sono in grado di operare una manipolazione della componente microbica del suolo arricchendola in maniera efficace, con un'elevata concentrazione in microrganismi utili: Trichoderma spp., Streptomyces spp., Bacillus spp., Pseudomonas spp., Dactylella spp., Arthrobotis spp. Come in qualsiasi catena alimentare essi operano una vera e propria competizione con i fitopatogeni limitandone, per puro ingombro fisico e spaziale, l'accesso alle nicchie nutrizionali e/o spaziali indebolendone, di conseguenza, la capacità di attaccare le piante.

La peculiarità dei formulati descritti dalla Dott.ssa Pucci è insita nel fatto che il certosino lavoro di selezione ha preferito le forme biologiche esistenti in Italia che, dunque, risultano perfettamente adattate alle nostre condizioni climatiche.



A chiudere l'intervento la presentazione del prodotto NEMA 300 WW, che si delinea per la sua peculiare capacità di aumentare in maniera evidente la resistenza endogena della pianta alle situazioni di stress promuovendo, in caso di attacco patogeno, numerose e interessanti funzioni: intensa rizogenesi e rafforzamento del tessuto corticale della radice, al fine di renderlo meno suscettibile ad un eventuale attacco.



La giornata dei lavori è stata conclusa con l'intervento del presidente di Agriges Giovanni Tancredi (nella foto sopra), che ha sottolineato come investire nella ricerca costituisca una carta vincente, poiché permette di offrire agli agricoltori finali formulati dall'alto valore aggiunto.

L'offerta dei prodotti Agriges, di fatto, non risponde esclusivamente al mero calcolo di unità fertilizzante ma, al contrario, si fonda sulla convinzione che la nutrizione sia una delle poche occasioni in cui si può migliorare tanto le performance produttive della pianta, quanto lo stato di salute del suolo, entrambi considerati come sistemi complessi che necessitano di essere tutelati nella loro integrità.

Tutti i formulati speciali prodotti da Agriges nascono nel rigore dell'indagine scientifica, nel rispetto dell'ambiente e dell'operatore e sono la risposta pratica a specifiche problematiche di campo.

Per maggiori informazioni:
Agriges srl
Contrada Selva di Sotto - Zona Industriale
82035 San Salvatore Telesino (BN)
Tel.: +39 (0)824 947065
Fax: +39 (0)824 947442
Web: www.agriges.com
Data di pubblicazione:

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