Kiwi: nuove conoscenze su Pseudomonas viridiflava
Nell'ambito del Progetto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, MIPAAF, denominato "ACTINIDIA", presso l'Università della Tuscia (DAFNE) si continuano ad approfondire gli studi e le conoscenze sulle principali popolazione batteriche in grado di causare danni alla coltivazione dell'actinidia (P. s. pv. syringae, PSS, P. s. pv. actinidiae, PSA, P. viridiflava, PV).
In virtù di un'ampia collaborazione internazionale, recentemente è stato possibile divulgare nuove conoscenze inerenti P. viridiflava. Lo studio ha coinvolto 6 gruppi di ricerca (Univ. della Tuscia, Italia; INRA, Francia; 2 gruppi della Univ. of North Carolina, Univ. of Arizona, Montana State University, USA) ed è stato pubblicato sulla Rivista Scientifica Environmental Microbiology ("The Pseudomonas viridiflava phylogroups in the P. syringae species complex are characterized by genetic variability and phenotypic plasticity of pathogenicity-related traits". Autori: Claudia Bartoli, Odile Berge, Caroline L. Monteil, Caroline Guilbaud, Giorgio M. Balestra, Leonardo Varvaro, Corbin Jones, Jeffery L. Dangl, David A. Baltrus, David C. Sands and Cindy E. Morris).
Nello specifico, lo studio ha approfondito numerosi tratti caratteristici inerenti la patogenicità di Pseudomonas viridiflava all'interno del complesso Pseudomonas syringae.
All'interno della specie Pseudomonas syringae, in agricoltura come in differenti habitat naturali, è presente P. viridiflava. Si è pertanto proceduto, in funzione della similarità genetica, a caratterizzare ed a raggruppare isolati di P. viridiflava, provenienti da differenti habitat.
In virtù dei risultati conseguiti sono stati rilevati 2 gruppi filogeneticamente distinti di P. viridiflava i quali si caratterizzano per le presenza/assenza di specifici geni che ne rendono differente l'espressione patogenetica.
La variabilità genetica osservata per P. viridiflava evidenzia una sua elevata adattabilità e sopravvivenza in differenti habitat. Il meccanismo che determina queste sue espressioni è da chiarire, come è da studiare anche per altri patogeni di natura batterica.
Questi fattori, a seconda delle differenti situazioni ambientali permettono a P. viridiflava di esprimere la propria patogenicità o di sopravvivere come saprofita, ed un loro chiarimento risulta di particolare rilevanza nel miglioramento delle diagnosi come nelle strategie di controllo.
Per maggiori informazioni:
Prof. Giorgio M. Balestra
DAFNE (Department for Agriculture, Forestry, Nature and Energy)
University of Tuscia
Via S. Camillo de Lellis
01100 Viterbo
Tel.: (+39) 0761 357474
Fax: (+39) 0761 357434
Email: balestra@unitus.it
Web: www.unitus.it
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