Conclusione della campagna carota sul litorale nord adriatico
Il mese di luglio è stato caratterizzato da temperature decisamente torride, che hanno messo a dura prova l'emergenza e i primi giorni di vita delle giovani piantine. L'autunno è proseguito con un susseguirsi di perturbazioni piovose e sbalzi di temperatura, che hanno favorito l'insorgere di malattie fungine fogliari, come l'alternariosi, che negli ibridi meno tolleranti, ha penalizzato la resa e la qualità del fittone. Le copiose piogge, associate alla stagione invernale mite, hanno favorito il proseguire delle patologie, anche a livello del fittone.
Proprio quest'annata così difficile ha messo in luce la rusticità e l'alto valore genetico di Bolero F1, la quale ha sopportato i valori limite di temperatura raggiunti nel mese di luglio e nello stesso tempo ha resistito alle alte pressioni dell'Alternaria, confermandosi, anche a confronto di recenti introduzioni, come la varietà dalla maggior resa in campo, rendendola insostituibile nelle aziende che cercano stabilità produttiva negli anni e facilità di gestione. Bolero F1 si riconferma inoltre scelta obbligata per chi predilige semine più tardive, grazie alla sua precocità ed alla capacità di svilupparsi in condizioni di fotoperiodo corto, garantendo sempre rese soddisfacenti.
Grandi risultati si sono avuti anche con Maestro F1 (nella foto a destra), che continua la sua crescita, per divenire il riferimento di qualità anche in quest'area, come lo è già nel resto d'Italia: la varietà garantisce nascite sempre regolari, ancora più gestibili e facili da seminare grazie all'introduzione della minipillola Vilrob, che assicura un investimento programmabile ed un'uniformità impareggiabile della radice nella lavorazione.
La carota Maestro F1, essendo una varietà con ciclo medio-tardivo, non incorre nel problema della sovramaturazione e dello scadimento qualitativo, che si hanno quando la raccolta si protrae fino a fine inverno, per la scarsa domanda di prodotto.
Anche in questo caso le resistenze genetiche ad Alternaria ed Oidio, nonché la tolleranza a Cavity spot, hanno fatto la differenza rispetto gli ibridi concorrenti.
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