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Preoccupante il ritardo dell'Italia

"Digital divide, Confagricoltura: "Occorre la banda larga veloce anche nelle zone rurali"

I recenti aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori per la copertura dell'accesso a Internet con banda larga veloce, previsti dall'Agenda Digitale Italiana ed Europea, preoccupano Confagricoltura.

Un Rapporto del Centro Studi di Confagricoltura, che elabora gli ultimi dati disponibili del ministero dello Sviluppo Economico e del Comitato dell'Unione Europea per le Comunicazioni, mette in evidenza che il nostro Paese è agli ultimi posti, fra i 28 partner dell'Ue, per l'efficienza dei servizi di collegamento ad Internet.

Per la banda larga fissa da 10 Mbps (Megabit per secondo), peggio di noi c'è solo Cipro. Il 2% della popolazione italiana (circa 1,2 milioni di persone) non ha ancora la banda larga standard (almeno 2 Mbps) e risiede tutta in zone rurali.

"Siamo fra i più distanti - rileva Confagricoltura - dagli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea che prevedono, entro il 2020, il 100% di copertura per la banda larga veloce (da almeno 30 Mbps), ed il 50% per la banda larga ultraveloce (da almeno 100 Mbps). Per la banda larga veloce di nuova generazione, migliore della Ue è la Romania (copertura 65%) e noi siamo al terzultimo posto (davanti a Grecia e Cipro) col 2%. L'avanzamento dei lavori per le infrastrutture di comunicazione, secondo i progetti dell'Agenda Digitale Italiana, per quanto aggiornato al 30 giugno 2013, evidenzia una realizzazione appena del 14%".

Confagricoltura ricorda che, secondo una stima del Comitato UE per le Comunicazioni, un aumento del 10% della copertura a banda larga veloce produrrebbe un incremento di PIL del 1-1,5%.
Data di pubblicazione:

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