"E' paradossale avere prodotto marocchino proprio qui in Sicilia, regione che produce agrumi dalle caratteristiche organolettiche superiori". A sollevare la questione è Nello Alba (nella foto), amministratore unico di Oranfrizer, azienda che, da Scordia in provincia di Catania, ha portato le arance rosse siciliane quasi in tutto il mondo. "Forse non disturba la normale attività di un'azienda come la nostra, ma per chi lavora qui è preoccupante, anche a livello psicologico. Sembra che forti flussi di prodotto marocchino attraversino anche la Spagna e, senza voler affrontare la questione della sicurezza fitosanitaria, va capito meglio come questa merce venga immessa sul mercato e con quale indicazione di provenienza. In Norvegia non rileviamo concorrenza dall'Africa settentrionale, ma il mercato russo, ad esempio, è invaso dal prodotto marocchino."
"Questa è una stagione con caratteristiche molto diverse dallo scorso anno – prosegue Alba - e ha riportato sul tavolo la questione, non nuova peraltro, delle eccedenze di prodotto di minor pezzatura che devono essere ricollocate: all'industria di trasformazione, ad esempio (dopo vari incontri è stato appena siglato un accordo in tal senso - leggi notizia correlata), o verso altri canali commerciali. Tranne che in presenza di calo naturale delle produzioni, le piccole pezzature sono sempre un problema. Inoltre, il picco di produzione concentrato in due mesi, tra gennaio e febbraio, complica ulteriormente l'assorbimento sia sul mercato fresco (dove il prodotto viene proposto per le spremute casalinghe, NdA), che da parte dell'industria."

Con arance di qualità, in grado di soddisfare le richieste del mercato, Oranfrizer non ha incontrato particolari problemi. "Finora i volumi e i consumi sono stati buoni e i calibri più piccoli hanno trovato in parte collocazione come primo prezzo nelle promozioni della Gdo. Noi non registriamo segnali di calo; anzi, con le nostre arance dotate di caratteristiche qualitative, estetiche e organolettiche superiori, siamo entrati in nuovi mercati, come Russia e Svizzera, al contempo sviluppando e mantenendo diverse attività promozionali sul mercato nazionale. Le arance rosse di pezzatura medio-superiore, grazie anche al controllo e alla gestione attenta del prodotto, spuntano prezzi migliori rispetto all'arancia bionda."

"A causa però del vento forte delle ultime settimane e della grandinata di martedì scorso, che ha interessato la piana di Catania, si è sicuramente ridotto il volume commercializzabile di arance rosse di calibro superiore e di aspetto attraente", sottolinea l'amministratore unico di Oranfrizer.
"Una cosa è certa. Il sistema agrumicolo siciliano, oggi largamente disaggregato, deve rapidamente rinnovarsi. Da un lato attraverso il risanamento in campagna, con l'espianto degli agrumeti colpiti dalla Tristeza (CTV), e dall'altro lato con la valutazione di nuovi cloni e varietà da introdurre in funzione delle specifiche condizioni pedoclimatiche e delle esigenze di mercato. Forti azioni di rinnovamento che devono essere compiute nel giro di pochi anni e guidate da chi ha conoscenza del mercato."
"La presenza di troppi operatori e di troppe aziende – osserva Nello Alba - non favorise la nostra competitività: riorganizzando la propria filiera agrumicola, la Sicilia deve riuscire ad aggregare più prodotto, intercettando anche i sussidi comunitari a disposizione, favorire le economie di scala, che oggi non ci sono, e presentarsi così meglio – e con più soddisfazione - sul mercato."
Oranfrizer
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