La Commissione UE propone benefici tariffari alle importazioni dall'Ucraina
La proposta, che è già al vaglio del Consiglio e del Parlamento, avrebbe forti implicazioni politiche ed economiche: essa comporterebbe l'adozione su base unilaterale da parte della UE di alcune disposizioni previste dall’Accordo di Associazione con l'Ucraina, la cui adozione era stata sospesa da Kiev il 21 novembre del 2013. Tali disposizioni, qualora approvate in questa forma, prevedono la riduzione o l'eliminazione dei dazi doganali sulle merci provenienti dall'Ucraina destinate al mercato UE.
Il regime preferenziale, che dovrebbe applicarsi a partire dalla seconda metà di aprile, resterebbe in vigore fino al 1 novembre 2014. Il valore annuo di questa misura si quantifica in circa 500 milioni di euro di riduzione tariffaria. Per quanto concerne i beni industriali, la rimozione totale ed immediata dei dazi interesserebbe il 94,7% dei prodotti attualmente importati dall'Ucraina, mentre per la restante percentuale si prevedono delle riduzioni.
La proposta della Commissione prevede dei sistemi di salvaguardia per prevenire eventuali rischi di frode, che richiedono, da parte ucraina, la garanzia a non introdurre ostacoli di natura tariffaria o non tariffaria alle esportazioni europee e a rispettare le norme relative all’origine dei prodotti e alle procedure correlate. Nel caso in cui i prodotti importati provocassero, o rischiassero di provocare, gravi difficoltà ai produttori dell'Unione di prodotti simili o in diretta competizione, viene stabilita la facoltà di reintrodurre i dazi ordinari della tariffa doganale comune.
Sul fronte parlamentare, la Commissione competente, INTA, ha messo in discussione la proposta per il prossimo 19 e 20 marzo.