Lo schema sperimentale ha messo a confronto piante non potate (testimone), con alberi sottoposti a potatura aziendale, potatura meccanica e potatura "mista" (meccanica + manuale).
Da sottolineare come la potatura aziendale abbia richiesto 183 ore di lavoro, la potatura meccanica 5 ore e quella mista 5 ore di potatura meccanica e 126 ore manuali. Zero ore, ovviamente per il testimone non potato.
Produzione per classi di pezzatura (ton/ha): in viola i calibri 65-70, in azzurro 70-75 e in arancione 75+. Il primo gruppo a sinistra rappresenta il Testimone, quindi le tesi Aziendale, Meccanico e Meccanico+Manuale. Clicca qui per un ingrandimento della tabella.
Dopo un anno di prova, peraltro influenzato da condizioni ambientali e climatiche critiche, su una forma di allevamento adattabile alla macchina, la potatura aziendale e la potatura mista hanno ottenuto i migliori risultati produttivi in termini di pezzatura (grafico sopra) e volumi complessivi (grafico sotto).
Mentre non ci sono differenze significative tra le tesi in termini di peso medio del frutto, va evidenziato un rimodellamento della chioma con raccorciamento delle branche basali e un aumento della densità dei rami nella parte interna dell'albero (diradamento rami, vedi foto sotto). Dopo il passaggio con la macchina si rende quindi necessario un passaggio manuale.
Il risparmio determinato dall'utilizzo della potatura meccanica è stato quantificato in 55-60 ore per ettaro.
La prova verrà ripetuta anche nel 2014 per valutare i risultati vegeto-produttivi e l'efficienza economica delle differenti tesi in osservazione.
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