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"Nanobombe" per combattere i nemici dell'uva"

Trasformare le sostanza naturalmente prodotte dall'uva in bombe di precisione per combattere i nemici della vite. E' possibile grazie alle nanotecnologie, che permettono di costruire speciali capsule per trasportare con maggiore efficienza le molecole prodotte dalla vite stessa per combattere i funghi che la attaccano.

E' l'obiettivo al quale lavora il gruppo di ricerca coordinato da Gabriella Pasqua, dell'Università Sapienza di Roma, presentato nel convegno SapiExpo, organizzato a Roma dalla Sapienza in vista della partecipazione all'Expo 2015.

"Abbiamo adattato al campo dell'agricoltura i progressi fatti dalle nanotecnologie in ambito medico. Si tratta - ha spiegato Pasqua - di sfruttare le nanocapsule, dei gusci biodegradabili, che possono essere caricate con molecole da trasferire all'interno delle cellule". La ricerca nasce dalla necessità di trovare risposte a uno dei maggiori problemi in campo agricolo, ossia gli attacchi creati dai funghi e dal fatto che nuove normative hanno inoltre imposto una forte riduzione all'uso dei pesticidi e quindi indebolito la capacità di contrastare i patogeni.

"Abbiamo messo a punto - ha spiegato Pasqua - tecniche di estrazione da materiali di scarto della vinificazione e di altri passaggi della raccolta di alcune molecole anti-fungo prodotte naturalmente dalle piante". Questi farmaci naturali vengono poi caricati all'interno delle nanocapsule capaci di entrare all'interno delle cellule delle piante e rilasciare il carico. Una tecnica quindi più efficace ed ecocompatibile dei tradizionali pesticidi e che potrebbe trovare applicazione già nei prossimi anni.
Data di pubblicazione:

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