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"Michal Kester (Syngenta): "I brevetti sulle innovazioni rivoluzionarie in campo sementiero sono l'anima della sostenibilita' "

Nelle ultime settimane, si è generato un bel po' di subbuglio dopo che Syngenta ha annunciato un'importante svolta nello sviluppo di peperoni e peperoncini resistenti agli insetti nocivi. Ciò ha scatenato un'ondata di reazioni negative da parte di alcune organizzazioni che si dichiarano fermamente contrarie alla possibilità che connotati di una determinata coltura possano essere soggetti a brevetto.

Secondo Michael Kester (in foto), direttore commerciale di Syngenta per il Benelux, molte di queste accuse non sono corrette e stanno ostacolando il progresso innovativo legato allo sviluppo sostenibile e alle soluzioni biologiche per l'orticoltura mondiale.

In un'intervista rilasciata a HortiDaily.com, notiziario del network FreshPlaza, Kester ha riferito che vi è qualcosa di contraddittorio nelle reazioni dell'industria. "I brevetti sulla resistenza agli insetti nocivi non sono qualcosa di completamente nuovo - se ne sente parlare da oltre un decennio - e promuovono lo sviluppo di una protezione biologica delle colture. Perciò, infiammare i media riguardo una cosa del genere è totalmente superfluo ed è l'ultima cosa che potrebbe portare vantaggi all'industria e all'ambiente."

Materiale genetico di prima scelta
Secondo il presidente di Syngenta Benelux, la dichiarazione secondo cui la società sta ottenendo un brevetto su una caratteristica naturale di una pianta è erronea. "La resistenza è stata individuata in una varietà selvatica, quindi questa varietà non può essere brevettata visto che non si tratta di un'innovazione. Il punto è, tuttavia, che un tale tipo di cultura selvatica non può essere coltivata a livello commerciale. Ci sono voluti molti anni di ricerca e sviluppo per poter individuare un modo completamente nuovo ed efficiente per poter portare questa preziosa resistenza all'interno di materiale di produzione di prima qualità che può essere utilizzato per sviluppare delle varietà di peperoni che presentano questa resistenza. Il brevetto riguarda esclusivamente il metodo innovativo con cui si può implementare la caratteristica di resistenza in una coltura commerciale, quindi non riguarda la caratteristica in sé. Quindi, se un qualsiasi altro breeder individuasse un metodo diverso per implementare la stessa resistenza agli insetti in una coltura di peperoni, sarebbe liberissimo di farlo e di brevettare il suo metodo."

Secondo Kester, la resistenza brevettata può essere vista come un nuovo processore Intel ad alta resa, inserito nella maggior parte dei computer attuali. "Ogni fabbricatore di personal computer ha in licenza il "chip" Intel che inserisce nei propri computer, tuttavia, qualcuno per caso ha cominciato a dire che Intel detiene un monopolio delle informazioni o che possiede tutti i computer che contengono un processore Intel?

Alcuni coltivatori serricoli commerciali hanno rilasciato dichiarazioni ai media sostenendo che la resistenza, in futuro, fornirà a Syngenta il monopolio nelle vendite di sementi di peperoni commerciali. "Si tratta di un equivoco, non aspiriamo ad un monopolio e non è assolutamente il modello che sta dietro all'innovazione," ha riferito Kester. "Ogni breeder di sementi ha la possibilità di brevettare la sua innovazione. E' molto semplice accedere al brevetto attraverso la nostra piattaforma di brevetti online ed è a disposizione di tutti nell'industria."

L'autorizzazione di brevetti del genere è una cosa molto comune e piuttosto normale nell'industria sementiera globale. Per esempio, la maggior parte della lattuga consumata al giorno d'oggi è resistente agli afidi; un "chip" simile, inventato da un breeder oltre dieci anni fa; molti altri sviluppatori richiedono la licenza su questo brevetto da un breeder olandese. Kester: "Chi sviluppa nuove varietà ha tutto l'interesse a pagare un certo quantitativo di denaro per utilizzare il brevetto, perché i coltivatori saranno disposti a pagare di più per sementi dotate di resistenza, visto che danno loro la possibilità di produrre un raccolto privo di afidi. Gli agricoltori ricevono dei benefici perché ottengono un risparmio nell'uso dei fitofarmaci, dato che non ne hanno più bisogno. Il reddito percepito attraverso il brevetto, infine, permette al breeder di recuperare l'investimento e dedicarsi alla ricerca per la successiva innovazione."



E' tempo di sbarazzarsi delle insicurezze
Tuttavia, cosa sarebbe successo se questi brevetti non fossero esistiti? I breeder smetterebbero di investire grandi quantitativi di tempo e denaro in ricerca innovativa per individuare tali resistenze? E' probabile. "I brevetti sulle innovazioni rivoluzionarie in materia di sementi sono l'anima della sostenibilità," ha riferito Kester. "Dobbiamo investire moltissimo in queste caratteristiche di resistenza e nello sviluppo di un processo efficiente per poterle tradurre in varietà commerciali. Le condividiamo e le rendiamo accessibili a tutti per l'utilizzo in programmi di breeding. Chiediamo solo un piccolo contributo al costo che abbiamo sostenuto per inventare il "chip" e per continuare la nostra ricerca sulle innovazioni rivoluzionarie a beneficio di tutti."

"Credo che l'obiettivo sia lo stesso per tutti: un'industria solida e sostenibile. E' ora di sbarazzarci di qualunque incertezza in modo da poter continuare a scoprire caratteristiche nuove ed innovative che contribuiranno ad un futuro sostenibile in termini di varietà permettendo una produzione salutare e quasi totalmente priva di residui chimici."

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione:

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